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|VIDEO| Rapina tabaccheria Pachino: ecco le immagini delle telecamere

Sottoposti a fermo di polizia giudiziaria dagli agenti del Commissariato di Pachino  Zocco Stefano  e Vizzini Massimo, nati a Noto ma residenti a Pachino, già conosciuti per i loro pregiudizi di Polizia.

I due sono gravemente sospettati di aver commesso, nella prima serata di giovedì 9 marzo scorso, una rapina in danno di una tabaccheria di Pachino.

I due soggetti, travisati e armati di un fucile a canne mozze, hanno fatto irruzione nell’esercizio commerciale sottraendo dalle casse un totale di 6.000 euro e, sempre sotto la minaccia delle armi, sono riusciti a farsi consegnare da due avventori della stessa tabaccheria, i loro portafogli, al cui interno vi erano rispettivamente 500 e 100 euro.

Ad incastrare i due uomini le immagini degli impianti di videosorveglianza, incluso quello istallato all’interno della tabaccheria. Le indagini sono state tempestivamente avviate dagli uomini del Commissariato diretto dalla dott.ssa Malandrino.

Le registrazioni acquisite dagli investigatori immediatamente dopo la commissione della rapina, visionate e comparate tra di loro, hanno evidenziato come, sin dalle ore 19.10 circa, i due sottoposti a fermo avessero incominciato a prepararsi, notandosi tra le mani di uno di essi finanche i passamontagna utilizzati per fare la rapina.

Si è anche risaliti alla macchina utilizzata per recarsi a commettere il delitto e a bordo della quale si sono dileguati dandosi alla fuga, che presentava alcune peculiarità nella carrozzeria palesemente danneggiata nella parte superiore.

Inoltre, le immagini hanno fornito ai poliziotti dettagli inconfutabili sull’abbigliamento indossato dal Vizzini e dallo Zocco prima, durante e dopo la rapina.

Grazie alla tempestiva ricostruzione dell’evento a mezzo delle telecamere e alla perquisizione effettuata presso i rispettivi domicili e il rinvenimento degli abiti con cui erano stati immortalati dalle telecamere, nonché al rinvenimento all’interno dell’auto di una parte delle banconote asportate, gli indizi a carico degli indagati sono stati ritenuti sufficienti per sottoporli a Fermo di Polizia Giudiziaria.

Il P.M. di turno, Margherita Brianese, che ha disposto la traduzione degli arrestati presso la Casa circondariale di Siracusa, ha ritenuto sufficienti gli indizi forniti dalla Polizia Giudiziaria di Pachino e ha richiesto al Gip la convalida del Fermo.

Ieri mattina, nell’udienza innanzi al GIP, Michele Consiglio, è stata disposta la convalida del fermo a carico dei due che rimangono ristretti presso la Casa Circondariale di Cavadonna.

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