Vandana Shiva a Noto per ritirare il premio “La Greca”
Noto (25/1072016) – Il Premio La Greca Grifone d’Argento, quest’anno, verrà assegnato a Vandana Shiva (grande economista ed ecologista, premio Nobel alternativo). La cerimonia di consegna si tiene venerdì, alle 17,30, nel salone delle fest di Palazzo Nicolaci, a Noto
Vandana Shiva: Tra le sue battaglie, che l’hanno resa famosa anche in Europa, vi è quella contro gli OGM.
Attualmente è la vicepresidente di Slow Food. In Povertà e globalizzazione Vandana Shiva correla la povertà del terzo mondo agli effetti della globalizzazione.
« Noi possiamo sopravvivere come specie solo se viviamo in accordo alle leggi della biosfera – scrive l’ecologista premiata – Essa può soddisfare i bisogni di tutti se l’economia globale rispetta i limiti imposti dalla sostenibilità e dalla giustizia. Come ci ha ricordato Gandhi: “La Terra ha abbastanza per i bisogni di tutti, ma non per l’avidità di alcune persone”. »
La desertificazione del territorio agricolo: il ricorso diffuso alle monocolture, pur garantendo rese agricole elevate, altera gli equilibri del territorio e costringe ad usare dosi elevate di insetticidi, che provocano la scomparsa di insetti indispensabili per l’impollinazione delle piante (ad esempio api e farfalle). Inoltre, nel suo libro “le guerre dell’acqua”, critica l’utilizzo improprio delle riserve di acqua, le quali, invece di venir utilizzate a fini civili dalla popolazione, vengono sfruttate fino all’esaurimento per la coltivazione da parte di alcune aziende di piante idrovore quali la canna da zucchero e l’eucalipto. Shiva sottolinea anche come gli OGM hanno causato una forte perdita di fertilità del suolo a causa dei concimi chimici necessari alla crescita delle piante che hanno fortemente salinizzato il terreno.
La distruzione della biodiversità: la ricchezza di specie animali e vegetali presenti nel territorio è minacciata, soprattutto in campo agricolo, dalle multinazionali che incoraggiano i contadini a coltivare raccolti a cosiddetto “alto rendimento”, impiantando monocolture, a detrimento delle centinaia di varietà tradizionali che stanno scomparendo. Nel suo libro “vacche sacre e mucche pazze” denuncia come causa della scomparsa delle razze locali anche l’allevamento intensivo delle mucche e quello dei gamberetti.