Una fredda e desolata notte di Capodanno. La novità della prima vera nevicata ad Avola ha animato la prima notte dell’anno. In mattinata la bufera di vento ha causato danni e paura.
Un Capodanno sicuramente di crisi e poi… di maltempo. Per certi versi occorre dire ” meno male”. Si perché per come s’era messa la serata dell’ultimo dell’anno c’era poco da festeggiare. Poche feste e niente gente in giro dopo la chiusura anticipata dei negozi del centro. Strade deserte. Bar, locali e ristoranti per lo più’ chiusi. Anche le paninoteche hanno pensato bene per una sera dare forfait. Il deserto. Freddo però’. La crisi morde e come. La gente si è organizzata con delle cene in famiglia per aspettare la mezzanotte. I pochi che hanno prenotato il cenone in qualche agriturismo hanno ben festeggiato. I privilegiati sono volati via. In qualche capitale europea o metà particolare. Per il resto: il vuoto. Qualche localino ne ha approfittato per accogliere gli indecisi dell’ultim’ora. Ma niente di più. Per tanti cena, televisione e letto dopo il Brindisi di mezzanotte. La novità si è’ presentata dopo i botti. Verso l’una la pioggerella si è’ trasformata pian piano in neve. Le strade si sono imbiancate. In molti hanno deciso di salire verso Avola Antica. Qui dopo i primi tornanti la neve cadeva copiosa. Tutto bianco. Un paesaggio insolito per Avola. Ben presto però’ le prime difficoltà’. Le auto scivolavano sull’asfalto ghiacciato, soprattutto in discesa. In molti hanno desistito. Qualcuno se l’e’ vista brutta per lo slittamento su qualche tornante in discesa. In tanti arrivati su, nel piazzale o ai laghetti, hanno deciso di non rischiare la discesa e hanno aspettato l’alba in montagna. Freddo tanto. E poi lo spettacolo unico in città’. Le strade, le piazze, le auto imbiancate di neve. Una cosa mai vista prima. Bambini ancora svegli e incappucciati hanno recuperato la neve abbondante depositatesi sulle auto e hanno fatto palle di neve da tirare a chi capitava sotto. Le piazze coi bar chiusi imbiancate. Una certa euforia si è impadronita di chi è’ uscito a godersi lo spettacolo. Affari hanno fatto quei tre bar aperti che sino al mattino hanno sfornato i cornetti caldi. Una notte del primo dell’anno da scoprire. Si è’ capito alla fine perché l’amministrazione non aveva messo nulla in programma. Aveva deliberato l’arrivo della prima neve ad Avola, affidando l’esecutività del provvedimento alla Pro Loco e ad Elia Li Gioì che ha telefonato a Papà Francesco per una piccola raccomandazione verso il Celeste. E’ così’ che il primo dell’anno e’ arrivata la prima neve ad animare Avola.
Gabriele Battaglia