Un nuovo regolamento sui contenziosi tributari. Scrofani: “Migliorerà il rapporto con i contribuenti”
Siracusa, 11 giugno ’16 – Avviato l’iter per il regolamento comunale che dovrà accogliere la nuova disciplina sugli interpelli e sul contenzioso tributario. L’assessore ai Tributi, Gianluca Scrofani, ha firmato la proposta di delibera che adesso passa all’esame della commissione Bilancio e poi al consiglio comunale per la stesura finale e l’approvazione.
Il regolamento, accogliendo il decreto legislativo 156 del 2015, disciplinerà il diritto d’interpello del contribuente in materia di tributi comunali. Esso ha la funzione di far conoscere preventivamente quale sia la portata di una disposizione tributaria o l’ambito di applicazione della disciplina sull’abuso del diritto ad una specifica fattispecie e quale sarà il comportamento del Comune in sede di controllo.
“La nuova disciplina – spiega l’assessore Scrofani – va ad inserirsi nel ventaglio di azioni volte alla tutela dei contribuenti adottate dall’Amministrazione. Il cittadino conoscerà preventivamente l’indirizzo del Comune con l’effetto di ridurre l’eventuale esposizione a contenzioso. Il contribuente potrà rivolgersi all’Ente se dovesse avere dubbi circa l’interpretazione di una qualsiasi norma. Dovrà produrre un’istanza nella quale indicare la soluzione che ha elaborato e sulla quale intende confrontarsi, evitando sanzioni frutto di errata interpretazione. Il silenzio da parte dell’Ente determina l’accoglimento della soluzione presentata dal contribuente”.
Sono previsti due tipi di interpello: quello ordinario, che riguarderà l’applicazione delle disposizioni tributarie quando vi sono condizioni di obiettiva incertezza sulla corretta interpretazione e sulla corretta qualificazione delle fattispecie; quello antiabuso, che riguarderà l’applicazione della disciplina sull’abuso del diritto ad una specifica fattispecie con riferimento a qualsiasi settore impositivo. L’istanza dovrà essere presentata prima che venga adottato il comportamento da parte del Comune. L’ufficio ha tempo 90 giorni per rispondere all’interpello ordinario, 120 per quello antiabuso.
“Questo regolamento – conclude l’assessore Scrofani – è un atto dovuto nei confronti di tutti i contribuenti e segna il grado di attenzione che l’Amministrazione riserva loro. Soprattutto, serve a stabilire con il cittadino un rapporto di fiducia salvaguardando prioritariamente i diritti di ognuno”.