Un passo avanti per la stabilizzazione dei precari siciliani
Boccata di ossigeno per i precari siciliani. Il deputato del Partito democratico, Angelo Capodicasa è il primo firmatario dell’emendamento presentato alla legge di stabilità nazionale e già dichiarato ammissibile dalla commissione Bilancio, che ha l’obbiettivo di consentire la proroga dei contratti a tempo determinato dei precari della Sanità e degli Enti Locali siciliani il cui contratto scade il 31 dicembre. Lo rende noto il segretario del Pd di Licata, Massimo Ingiaimo. In particolare l’emendamento, firmato dai deputati agrigentini Capodicasa, Moscatt, Iacona, Lauricella del Pd e trasversalmente da altri deputati siciliani, mira a rimuovere i vincoli per i Comuni soggetti al patto di stabilità. Solo rimuovendo tali vincoli la Regione ed i Comuni possono procedere alla proroga ed alla relative procedure di stabilizzazione dei precari. Il governo ha chiesto l’accantonamento dell’emendamento per consentire un approfondimento con i tecnici del dipartimento della Funzione Pubblica. Il Partito democratico è impegnato, ad ogni livello, ad impedire che la mancata proroga dei contratti dei precari crei una gravissima crisi occupazionale per moltissime famiglie siciliane e che conseguentemente metta la Sanità dell’isola ed i Comuni nella materiale impossibilità di erogare i servizi ai cittadini.
Anche il Commissario Straordinario Dario Cartabellotta è intervenuto in merito al problema precariato: per venire incontro alle legittime aspettative del personale precario, e anche a seguito delle richieste fatte dalle organizzazioni sindacali in sede di confronto, ha disposto la modifica delle sue precedenti direttive emanate in materia di stabilizzazione dello stesso.
In particolare, con una nota inviata al Collegio dei Revisori dei Conti, Cartabellotta, ha invitato tutti a verificare la compatibilità della spesa del fabbisogno del personale finalizzato a dare concreto compimento al processo di stabilizzazione del personale precario, secondo un programma preciso per il triennio 2014/2016, nei limiti di spesa consentiti, anche con riferimento alle percentuali di spese ammissibili: per l’anno 2014 prevista una copertura, anche con impegno part-time di 18 ore, di almeno 2 posti di categoria A, due posti di categoria C e, ove possibile, due posti di categoria D; per gli anni 2015 – 2016 l’obiettivo è quello di determinare la spesa sostenibile per la stabilizzazione, al fine di individuare le figure professionali da inserire nel piano.