Un altro incidente sul lavoro: morto un altro operaio nella zona industriale di Priolo
Un altro incidente sul lavoro dopo la drammatica vicenda dei due ragazzi morti qualche giorno fa. Un uomo è rimasto schiacciato da un cancello. Gli immediati soccorsi non hanno potuto salvarlo.
Priolo Gargallo, 11 settembre 2015 – Non erano passate neanche 24 ore dallo sciopero dei sindacati, uniti in un grido di rabbia e di indignazione, per chiedere più sicurezza nei posti di lavoro in seguito alla vicenda dei due ragazzi morti nell’azienda Xifonia. Non erano passate neanche 10 ore da quando, in diretta durante il nostro programma “L’Edicola”, discutevamo con il sindaco di Melilli e speravamo insieme a lui che si fossero trovate delle soluzioni affinchè un’altra tragedia non potesse più verificarsi, affinchè non ci dovesse ancora essere una madre, una figlia, una moglie a piangere per la morte del proprio figlio, padre, marito, uscito di casa per andare a lavorare. Erano le 12 di questa mattina quando un altro operaio, questa volta all’interno dell’azienda Coemi nell’area industriale di Priolo Gargallo, ha perso la vita. Un altro operaio uscito di casa per andare a lavorare, per assolvere il suo dovere di padre, di marito, di cittadino.
L’azienda per la quale lavorava si occupa di installazione e manutenzione di impianti elettrici e attrezzature per aziende della zona industriale. Questa mattina il sessantenne Vincenzo Guercio stava lavorando assieme ad altri due operai per la manutenzione ad un cancello in ferro di notevoli proporzioni posto a delimitare l’area dell’azienda. All’improvviso, da quanto ricostruito dai Carabinieri (subito giunti sul posto assieme ai soccorsi), il cancello, forse danneggiato dal maltempo di questi giorni, sarebbe caduto e l’uomo sarebbe rimasto schiacciato. A nulla è servito l’immediato trasferimento al “Cannizzaro” di Cataia in elisoccorso. Purtroppo il poveruomo è giunto in ospedale già morto, per le gravi ferite riportate e per le diffuse emorragie. I Carabinieri di Priolo Gargallo, congiuntamente all’Aliquota Nictas della Procura della Repubblica di Siracusa e del personale dello Spresal, hanno iniziato le indagini e stanno raccogliendo ogni elemento utile a ricostruire l’esatta dinamica degli eventi e trovare eventuali responsabilità.
Ilaria Greco