Trovato mentre intascava una mazzetta. Arrestato un impiegato della Provincia regionale di Siracusa.
L’uomo si faceva consegnare da una donna 100 euro. Gli Agenti della Digos sono riusciti ad incastrarlo, in seguito ad una serie di denunce da parte di alcune vittime.
Siracusa, 2 luglio 2015 – Aveva promesso ad una donna di farla lavorare presso gli uffici della Provincia in cambio di soldi, e così un impiegato dello stesso ente è stato tratto in arresto in flagranza di reato dagli Agenti della Polizia di Stato, in servizio alla Digos della Questura di Siracusa. Si tratta di Vincenzo Reale (classe 1960), siracusano, Il reato di cui è stato accusato è truffa aggravata e continuata.
In particolare, il Reale è stato sorpreso mentre si faceva consegnare da una donna la somma in contanti di 100 euro (composta da due banconote da 50), a saldo della quota di 260 euro richiesta al fine di farla lavorare presso gli uffici del Libero Consorzio Comunale.
Gli accertamenti degli Agenti della Digos sono scaturiti da una serie di denunce da parte di alcune vittime dei suoi raggiri, infatti al momento sono almeno sei i casi analoghi di truffa aggravata, accertati da luglio del 2014 a tutt’oggi, perpetrati dal Reale che si è avvalso sempre delle medesime modalità operative ed abusando dell’incarico di impiegato presso la ex Provincia Regionale di Siracusa, oggi libero Consorzio Comunale.
Dopo le incombenze di rito, il Reale è stato accompagnato presso il proprio domicilio per ivi rimanere in regime di arresti domiciliari.
Il provvedimento restrittivo di oggi nei confronti di Vincenzo Reale, dipendente della Provincia regionale di Siracusa, oggi Libero Consorzio Comunale, nasce dall’attività investigativa della Digos supportata dalla piena collaborazione avuta dall’ufficio anti corruzione dell’amministrazione provinciale e dagli stessi vertici dell’Ente”. Così si legge nella nota inviata dalla Provincia.
“La Provincia non è Enzo Reale. – si legge ancora – E’ un Ente sano capace di tutelare gli interessi della collettività e il corretto operato dei dipendenti. Gli organi direttivi della Provincia Regionale seguono con particolare attenzione gli sviluppi delle vicende pronti, eventualmente, a costituirsi parte civile per tutelare gli interessi della collettività e i propri”.
“Dispiace quanto è successo ma, al tempo stesso – afferma con perentorietà il Commissario straordinario, Giovanni Corso – in casi del genere vanno tutelati il corretto operato degli altri dipendenti e i principi di anticorruzione per i quali l’Ente ha fatto tanto negli ultimi anni, con specifiche iniziative per formare e aggiornare il personale, e consolidare così i principi della legalità e della trasparenza nell’interesse della collettività”.
Ilaria Greco