Terremoto al Consiglio di Siracusa: si dimettono Milazzo e Rodante. Rischio di dimissioni collettive
Siracusa, 20 novembre 2016 – L’amministrazione comunale di Siracusa ormai è al capolinea. I due consiglieri Massimo Milazzo e Fabio Rodante, eletti nella lista di “Progetto Siracusa”, hanno rassegnato le loro dimissioni. Una decisione ipotizzata da tempo e maturata a seguito delle recenti vicende che hanno visto la situazione di Siracusa al centro di alcune trasmissioni a carattere nazionale. Ne prenderanno il posto i primi tra i non eletti: Dario Tota e Francesco Zappalà.
Salvo Sorbello, anch’egli eletto nella lista di Progetto Siracusa, insieme a Cetty Vinci, eletta nella Lista Mangiafico, lunedì depositeranno dal Notaio Emanuele Pensavalle le prime firme delle dimissioni collettive previste dal Testo Unico degli Enti Locali per lo scioglimento del Consiglio Comunale.
“Un gesto di trasparenza e verità – dice Ezechia Paolo Reale, portavoce di Progetto Siracusa – che farà comprendere alla città chi si limita a lamentarsi e chi, invece, agisce in coerenza con l’unica possibilità rimasta a Siracusa: porre termine ad un’infelice ed improduttiva tornata amministrativa che ha fatto sprofondare la città in fondo a tutte le classifiche e l’ha danneggiata nell’immagine in più occasioni e per più motivi, anche in sedi più ampie di quella locale o regionale.
Il Direttivo di Progetto Siracusa si augura che tutti coloro che hanno condiviso quella speranza di poter far volare alto la propria città, presentando la propria candidatura alle ultime amministrative, non rendano vano il gesto individuale di Milazzo e Rodante e non accettino di subentrare al loro posto in Consiglio Comunale”.
“Invitiamo – continua ancora Ezechia Reale – tutti i Consiglieri Comunali ancora in carica, che hanno a cuore le sorti della propria città, a recarsi presso lo studio del Notaio Emanuele Pensavalle, che ringraziamo per la sua disponibilità professionale, dalle 16.00 alle 18.00 dei giorni da lunedì 22 novembre a giovedì 24 novembre e la mattina del 25 novembre sino alle ore 12.00 per sottoscrivere l’atto di dimissioni collettive. Unico atto, questo, idoneo a produrre gli effetti di sciogliere il Consiglio Comunale e tornare alle urne, da depositare poi, ove venga raggiunto il numero delle 21 firme necessarie, presso la segreteria del Comune. E’ il momento dei fatti, e non più delle parole. Dei gesti per la collettività e non del tornaconto personale.
“Oggi è impossibile – ha detto Rodante, annunciando le sue dimissioni – svolgere con dignità il ruolo politico. Avere i numeri in aula non vuol dire avere sempre ragione. Oggi la rinuncia è l’unica strada per far tornare la fiducia nella politica ai cittadini e li ringraziamo per il sostegno che ci hanno sempre fornito. Continuerò a fare politica con maggiore determinazione così come Milazzo. Auspichiamo che molti facciano un passo indietro, noi lo abbiamo fatto”
“Noi ci dimettiamo perché non funziona la politica del Comune, non per le varie denunce. È per uno zero totale di attivismo amministrativo”, gli ha fatto eco Milazzo.
Aspettiamo dunque domani per vedere come si evolverà la vicenda. C’è il serio rischio di scioglimento del Consiglio Comunale.
Ilaria Greco