NewsPoliticaProvincia di SiracusaSiracusa

TASI: perché pagare così tanto? E soprattutto: perché pagarla?

Tasi: “tassa troppo  alta” lamentano i simpatizzanti e attivisti del M5S che propongono la ricetta non solo per pagare meno, ma anche per non pagarla proprio ….

Siracusa, 25 luglio 2015 – La TASI, cioè la Tassa sui Servizi Indivisibili, è una di quelle scocciature con cui da qualche anno a questa parte ci tocca fare i conti. Ma tutti direte: “sono tasse e vanno pagate per forza!”. Quel “per forza” toglietelo, perché c’è chi pensa che quella tassa non debba esistere proprio! Ci riferiamo agli attivisti e simpatizzanti del Meet up Siracusa che si riferiscono in particolare alla tassa del capoluogo.

“L’Amministrazione Garozzo, infatti – spiegano i grillini –  ha deciso di aumentare l’aliquota TASI dal 2,3 al 3 per mille. Un aumento di quasi il 25%”. Secondo l’Assessore al Bilancio Gianluca Scrofani, la scelta sarebbe giustificata dal taglio dei trasferimenti dei fondi regionali e nazionali. “Ma è una scelta che non condividiamo!! –  dicono i grillini –   la crisi colpisce tutti, e tutti i Comuni italiani registrano un calo delle somme che dovrebbero giungere dallo Stato e dalle Regioni, ma quando bisogna scegliere DOVE prendere i soldi per far quadrare i bilanci, la scelta è POLITICA, e la politica deve decidere se trovare i soldi tagliando gli sprechi, o mettere le mani nelle tasche dei cittadini già stremati. Una alternativa c’è. Ed è già realtà, come testimoniano le città amministrate dal MoVimento 5 Stelle. A Ragusa e ad Assemini, ad esempio la TASI non si paga!!! Stucchevole anche scaricare la colpa ai governi nazionale e regionale, perché sia a Roma che a Palermo, comandano sempre loro, ovvero il PD. Ricordiamo che la TASI è la tassa che ha sostituito l’IMU (la tassa sulla prima casa), e riguarda i “servizi indivisibili”, cioè la manutenzione dei giardini, delle strade, l’illuminazione pubblica, etc. E tutti sappiamo di che tipo di servizi i cittadini siracusani usufruiscono! Quindi la TASI ha sostituito l’IMU (ora è solo sulle seconde case), ma in molti comuni costa molto di più dell’IMU. Già nel 2014 Siracusa risultava tra i 12 capoluoghi di Provincia dove la nuova imposta sui servizi indivisibili costava più dell’Imu pagata nel 2012 (in media +16 euro); e come se non bastasse, è in arrivo una nuova batosta, con l’aumento dell’aliquota al 3 per mille. Se a ciò aggiungiamo che a Siracusa la TARI (tassa sui rifiuti) è tra le più alte d’Italia, c’è poco da stare allegri”.

Adesso qualcuno si domanderà, come hanno fatto quei Comuni ad esentare i cittadini dal pagamento della TASI. Semplice. Con la buona politica, evitando sprechi, privilegi e corruzioni varie.

Ad Assemini, l’assessore al Bilancio ha dichiarato che “nel bilancio di previsione abbiamo tagliato la spesa corrente: spese economali, spese postali, spese di carburante e le spese manutenzione mezzi”.

A Ragusa, l’Assessore al bilancio Stefano Martorana, ha dichiarato: “Abbiamo fatto una attento lavoro di analisi di ogni singolo centro di costo, volendo individuare ed eliminare gli sprechi e quelle voci caricate sul bilancio comunale che a nostro avviso risultavano eccessive. Grazie a questo siamo riusciti ad azzerare la TASI. Una scelta che permetterà di fare risparmiare ai cittadini circa 5 milioni di euro. Una boccata di ossigeno per l’economia del territorio in evidente situazione di difficoltà”.

A Pomezia, il Sindaco 5 Stelle, Fabio Fucci, ha trovato un Comune con 200 milioni di euro di debiti, lasciati dalle precedenti amministrazioni di destra e di sinistra. A fine 2014, dopo solo un anno di amministrazione del MoVimento 5 Stelle, è stato chiuso il bilancio con un attivo di più di 4 milioni di euro. Ricordiamo che il Sindaco Fucci, veniva definito dagli uomini di Mafia Capitale,  “incorruttibile”!!

Come si ottengono questi grandi risultati? La risposta è presto detta dai grillini aretusei: “semplicemente lavorando con ONESTA’ e COMPETENZA, facendo politica nel solo interesse della gente, e soprattutto senza RUBARE i soldi ai cittadini. A Siracusa, invece, – concludono – i risultati sono sotto gli occhi di tutti ed in qualcuno già sorge il sospetto che il Comune sia alla disperata ricerca di fondi aggiuntivi per pagare le spese dell’affare Openland”.

Ilaria Greco

Pubblicità