Subisce violenza e continue vessazioni dal proprio marito per anni. Costretta perfino a chiedere l’elemosina. Arrestato l’uomo, un 54enne
Violenza fisica e psicologica subita in silenzio negli anni, mai denunciata al fine di mantenere l’integrità del nucleo familiare. Violenza rivolta, pare, anche ai figli. Insulti, percosse e minacce di morte, perpetrate mostrando un’ascia, alcuni coltelli affilati ed una pistola giocattolo. Una tragica storia finita con l’arresto dell’uomo.
Siracusa, 15 ottobre 2015 – Ancora un caso di violenza all’interno delle mura domestiche. Ancora un’altra triste storia da raccontare. Sembra non finire l’ondata di violenza nei confronti delle donne da parte di uomini che sembra non abbiamo evidentemente capito il significato dello stare insieme.
Un altro uomo che aggredisce la propria moglie. Questa volta si tratta di un 54enne siracusano, già noto alle forze di Polizia, tratto in arresto dai Carabinieri per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Ma qui la storia è ancora più triste: pare che la donna sia stata costretta a subire violenze, fisiche e psicologiche per anni che che, derubata dal marito della propria pensione di invalidità, sia tata costretta a chiedere aiuto per mangiare. Storie di ordinaria follia a cui al giorno d’oggi i telegiornali e i quotidiani ci hanno, purtroppo, nostro malgrado, quasi abituati. Eppure non mancano mai la ripugnanza e il ribrezzo quando si sentono queste storie, nonostante le si sentano ogni giorno.
Ma andiamo ai fatti. I Carabinieri della Compagnia di Siracusa, su richiesta della moglie, sono intervenuti al termine di un’aggressione fisica e verbale perpetrata dall’uomo sulla consorte prima di recarsi regolarmente al lavoro. Dopo aver prestato soccorso alla donna, accompagnandola presso il Pronto Soccorso di Siracusa da cui è stata dimessa con tre giorni di prognosi per un trauma cranico minore riportato nell’accaduto, la vittima è stata ascoltata a lungo dai Carabinieri che hanno potuto ricostruire l’episodio, inquadrandolo in un più ampio contesto di violenza subite in silenzio dalla moglie negli anni, mai denunciate al fine di mantenere l’integrità del nucleo familiare. La signora ha raccontato di continue vessazioni, in passato anche rivolte dall’uomo ai figli oggi maggiorenni della coppia, insulti, percosse e minacce di morte, perpetrate mostrando alla vittima un’ascia, alcuni coltelli affilati ed una pistola giocattolo, esatta replica di una Beretta e privata del tappo rosso, al fine di accrescere lo stato di paura e completo assoggettamento psicologico della vittima nei suoi confronti. Condotte vessatorie che consentivano anche all’uomo di prendere ed utilizzare per se stesso la pensione di invalidità civile percepita dalla moglie, per questo ridottasi – come riferito da testimonianze di parenti – a chiedere aiuto per mangiare.
Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso l’abitazione di un parente. Dopo l’udienza di convalida dell’arresto, il Giudice ha disposto per l’uomo l’immediato allontanamento dalla casa coniugale con il divieto di farvi ritorno, nonché il divieto di avvicinarsi alla persona offesa, dovendosi tenere ad una distanza non inferiore a cinquecento metri, e di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo. I Carabinieri hanno anche rinvenuto e sequestrato nell’abitazione dell’uomo due coltelli, un’ascia e la pistola utilizzate per perpetrare la violenza psicologica.
Ilaria Greco
(nella foto gli oggetti trovati a casa dell’uomo)