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Studenti al caldo nelle scuole di Pachino: impianti termici efficienti ed operativi.

Pachino 10 Gennaio 2017 – «Le caldaie delle scuole sono efficienti ed operative: tranquillizziamo tutte le famiglie che i loro figli al rientro dalla vacanze di Natale hanno trovato le aule riscaldate». Il sindaco, Roberto Bruno, e l’assessore ai Lavori pubblici, Gianni Scala, hanno smentito le menzogne strumentali messe in circolazione da qualche consigliere di opposizione. «Solo per farsi un poco di cattiva pubblicità – ha dichiarato il sindaco -, utilizzando strumentalmente un presunto disservizio nelle scuole. Ma le polemiche demagogiche e strumentali del consigliere sono presto smentite, perché è sin troppo facile smentire chi non sa: tutti gli impianti di riscaldamento delle scuole sono funzionanti, a parte un piccolo problema che riguarda qualche aula dell’istituto Pellico».

Sono stati fatti diversi sopralluoghi nei plessi scolastici per appurare la funzionalità degli impianti, l’ultimo ieri mattina in presenza dei genitori di alcuni alunni.

«Niente mancanza di manutenzione o, peggio ancora, menefreghismo – ha assicurato l’assessore Scala – ecco perché questi consiglieri di opposizione poco saggi e per nulla informati, sbraitano fesserie. Tutti i controlli sono stati effettuati e le caldaie sono tutte  efficienti ed accese, l’unico problema, che non poteva essere prevedibile, è legato all’usura di alcune tubature interne del sistema di funzionamento dell’impianto della scuola di via Cirinnà».

Oltretutto, proprio oggi si è svolto un incontro operativo per la progettazione dei nuovi impianti termici nelle scuole, per renderli più moderni e ancor più efficienti, anche in vista dell’uso del metano, che sarà più ecologico ed economico.

«Poi – ha continuato il primo cittadino – se questo consigliere di opposizione si riferisce alle situazioni degli impianti termici degli istituti superiori o allo sciopero registrato oggi all’istituto Bartolo, allora si questa amministrazione non ha contezza della situazione di quelle scuole: perché la gestione è del Libero consorzio di Siracusa e non del Comune. Ma se il consigliere fosse così sprovveduto, ahinoi, allora la situazione sarebbe realmente drammatica. Ma solo per lui».

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