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Stragi di cani a Siracusa, il presidente di Neapolis Culotti: “una barbarie a cui si può mettere fine”

“Sta diventando quasi un triste bollettino di guerra quello che, ogni settimana, ci raccontano i giornali attraverso la testimonianza delle volontarie e dei volontari di diverse associazioni animaliste siracusane”. A parlare è l’avvocato Giuseppe Culotti, presidente della circoscrizione Neapolis, interessata in queste ultime settimane da diversi episodi di avvelenamento ai danni di cani di quartiere e randagi.
“Gli episodi di Tivoli prima e del Plemmirio poi – continua Culotti – costati la vita a decine di cani indifesi, sono destinati purtroppo a non rimanere isolati se non vengono attuati rimedi concreti da parte dell’Amministrazione Comunale di Siracusa.
Un intervento – prosegue il presidente di Neapolis – che deve essere mirato da una parte al controllo più incisivo sul territorio, anche con l’aiuto della videosorveglianza e di una maggiore presenza di Vigili Urbani, e dall’altra all’attuazione di un piano di seria regolamentazione del fenomeno del randagismo, presente in quelle zone a livelli altissimi ma che in nessun caso può giustificare azioni di natura cruenta, anche se dettate dall’esasperazione dei residenti”.
“Nel ricordare che ho già presentato una querela contro ignoti alla Procura di Siracusa – conclude l’avvocato Culotti – esorto i volontari delle associazioni, i residenti e tutti i cittadini interessati a restare vigili e a segnalare alle autorità ogni attività sospetta riscontrata nelle suddette zone, come la presenza di bocconi di dubbia provenienza o di ciotole di cibo posizionate in maniera insolita. La barbarie infatti può essere sconfitta soltanto dalla civiltà e dal lavoro di squadra”.

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