Situazione sanità in provincia di Siracusa: CGIL annuncia un sit-it in programma il 23 gennaio
Dopo la denuncia del deputato Gennuso, e dopo le polemiche nate riguardo alla “sanità malata” in provincia di Siracusa (leggi il nostro articolo qui) i vertici della Cgil hanno annunciato una manifestazione in programma giorno 23 gennaio a partire dalle 9, davanti la struttura ospedaliera di via Testaferrata. I vertici del sindacato ironizzano sui numeri diffusi alla stampa dal primario facente funzione (62.000 accessi, 170 al giorno, 7 ogni ora) e replicano.
” Gli ambulatori del pronto soccorso – si legge nella nota della CGIL – hanno in dotazione 9 lettini per visita, distribuiti in tre stanze definite dallo stesso direttore generale Salvatore Brugaletta, in uno dei suoi blitz iniziali “spazi angusti e mal organizzati”. Sette malati ogni ora da visitare in nove lettini ai quali, a secondo della patologia, vengono rilevati parametri vitali, vengono eseguiti esami clinici e vengono fatti accertamenti diagnostici strumentali, in attesa dei quali nella maggior parte dei casi, restano a letto in attesa o di essere dimessi o ricoverati. Nel frattempo gli altri – tanti, troppi – aspettano il loro turno, fra mugugni proteste disperazione che spesso sfociano anche in manifestazioni di “disappunto” dei quali, a farne le spese sono i dipendenti che vi operano. Lo stesso Brugaletta – si legge ancora nella nota – l’estate scorsa, aveva definito “difficile” la situazione del pronto soccorso, tanto da far eseguire dei lavori di ristrutturazione per consentire agli utenti di avere delle sale d’attesa accoglienti, di fare attivare dei posti letto per l’osservazione breve (fra l’altro non ancora utilizzabili) di trasferire il PPI (punto di primo intervento) adiacente al pronto soccorso, per assorbire almeno i codici bianchi. Tutto questo non è bastato e non basta. Non basta, perchè sono stati trascurati altri aspetti prioritari, sui quali non c’è stato alcun intervento correttivo, e cioè: il numero degli addetti che operano al pronto soccorso è carente rispetto ad una dotazione organica coerente con i numeri di cui sopra: mancano 10 infermieri e 12 medici. I reparti non danno disponibilità di posti letto al pronto soccorso, per cui i pazienti vengono ricoverati dopo molte ore e spesso appoggiati in altri reparti. manca un “filtro territoriale”, per cui quello che dovrebbe essere fatto altrove viene richiesto al pronto soccorso”.
Ma tra le priorità c’è dell’altro. “La costruzione del nuovo ospedale di Siracusa, riordino dell’ospedale Avola Noto; nuovo assetto per l’ospedale Muscatello di Augusta, potenziamento di quello di Lentini; abbattimento delle liste d’attesa per gli esami diagnostici; assistenza ai pazienti psichiatrici ed ai tossicodipendenti; servizi territoriali non ancora attivati, migliori servizi per i pazienti diabetici, cardiopatici e disabili, assistenza agli anziani ai malati cronici ai pazienti che necessitano di terapie riabilitative”