Siti Unesco, a Civita Sicilia la revisione dei Piani di gestione
Siti Unesco, a Civita Sicilia la revisione dei Piani di gestione
Un modello efficace di governo che punti alla tutela e alla valorizzazione dei siti Unesco del Sud Est Sicilia. Con la revisione dei Piani di gestione dei tre siti
“Le Città tardo barocche del Val di Noto”,
“Siracusa e le Necropoli rupestri di Pantalica” e la “Villa romana del Casale di Piazza Armerina”
si avvia la fase più importante del Progetto finanziato dal MiBACT a valere sulla Legge 77 del 2006 e co-finanziato dalle Regione Siciliana sui siti Unesco del Sud Est.
Ad essersi aggiudicata la gara per la revisione dei Piani di gestione è la società Civita Sicilia.
I punti più significativi del progetto sono stati illustrati, questa mattina, in conferenza stampa a Siracusa al Salone Borsellino di Palazzo Vermexio,
dai sindaci di Siracusa Francesco Italia e di Noto Corrado Bonfanti.
Il progetto, infatti, innovativo, sancisce ancora una volta una strategia di rete tra i comuni dove ricadono i siti Unesco.
Come già annunciato il progetto, articolato in cinque azioni, ha ricevuto il finanziamento di un milione di euro da parte del Mibact e 100 mila euro dalla Regione Siciliana.
“Questo meraviglioso viaggio rimarrà nella storia del Sud Est siciliano –
ha sottolineato Bonfanti
Avere avuto l’opportunità di costruire un percorso di revisione dei Piani di gestione di tre importantissimi siti iscritti nella lista Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco,
“L’iscrizione alla World Eritage Liste dell’Unesco
ha detto il sindaco di Siracusa, Italia
è il riconoscimento più prestigioso a cui una città storica può aspirare ed è il seme più fecondo su cui costruirne il successo.
Ma il seme deve essere innaffiato e, allora, il Mibact e la Regione ci offrono la possibilità di rinnovare la strategia delle nostre azioni in favore del territorio.
I Piani di gestione si pongono come strumento strategico e operativo, capace di promuovere e realizzare progetti di tutela e valorizzazione coordinati,
condivisi dai vari soggetti operanti nel territorio per la salvaguardia dei beni e in grado di favorire l’ottimizzazione delle risorse e la razionalizzazione degli investimenti economici.
“Sono stato sempre uno strenuo sostenitore dell’importanza dei Piani di gestione
afferma il Presidente di Civita Sicilia, Giovanni Puglisi
anche prima della loro codificazione, in ragione del fatto che “stare” in una lista Unesco, oggi in particolare, non rappresenta più uno status symbol, bensì una vetrina di bellezza,
efficienza e fruibilità. Ricordo, quando i Piani non erano chiesti per l’iscrizione, quanti problemi venivano fuori subito dopo che il Sito
entrato nel circolo magico dello stress-test della fruibilità,
veniva travolto, talora anche fisicamente, dalla domanda di bellezza che veniva dai “cittadini del mondo”, ovvero da quell’Umanità che rivendicava il possesso del “suo” patrimonio.
In conferenza è stato anche tracciato un bilancio delle attività realizzate finora nell’ambito del progetto, le gare che verranno a breve espletate,
come quella che riguarda la sistematizzazione delle conoscenze del patrimonio dei Siti Unesco e l’istituzione del relativo archivio unico, la progettazione e attuazione della comunicazione dedicata,
il piano di cartellonistica.
Tra le iniziative che partiranno nelle prossime settimane anche i corsi di marketing turistico per operatori commerciali.