A Siracusa il V congresso cardiologico internistico
“Dai Trials alla “real life”: appropriatezza e qualità fra nuove proposte e percorsi di cura” è il titolo del V Congresso congiunto Cardiologico-Internistico megarese organizzato da Giovanni Licciardello e Roberto Risicato direttori rispettivamente della Cardiologia e della Medicina interna dell’ospedale di Augusta, in programma per le giornate dell’11 e del 12 novembre all’Hotel Parco delle Fontane di viale Scala Greca a Siracusa.
Esperti relatori si confronteranno sull’attuale stato dell’arte relativamente ad alcune diffuse patologie di interesse internistico e cardiologico, fra cui la cardiopatia ischemica, il diabete, lo scompenso cardiaco, la fibrillazione atriale, l’ictus. Tutte condizioni che hanno un importante impatto sulla popolazione, impegnano i clinici, richiedono conoscenze, esperienza, ed applicazione di protocolli diagnostico-terapeutici efficaci. Saranno inoltre fornite informazioni aggiornate su nuovi approcci terapeutici caratterizzati dall’uso di nuovi farmaci, di recente immissione in commercio, e di cui si descriveranno meccanismi d’azione, indicazioni, nuove evidenze della letteratura, rischi e benefici in condizioni particolari.
Il congresso, con inizio alle ore 15 di venerdì 11 novembre, con il saluto del direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta e del direttore sanitario Anselmo Madeddu, è registrato quale evento formativo rivolto a farmacisti, infermieri e medici di tutte le specializzazioni e prevede il rilascio di 9 crediti.
Tra i relatori figurano Salvatore Aleo professore ordinario di Diritto Penale e Criminologia dell’Università degli Studi di Catania; Rita Bella ricercatore di Neurologia, dirigente medico UOS Malattie Cerebrovascolari, Catania; Leonardo Calò direttore UO Cardiologia del Policlinico Casilino di Roma; Piera Capranzano ricercatrice Dipartimento di Cardiologia, Università degli Studi di Catania; Giovanni Li Volti professore Associato di Biochimica, Università degli studi di Catania; Francesco Purrello professore ordinario di Medicina Interna presso l’ospedale Garibaldi Nesima e direttore Medicina Interna Policlinico di Catania; Michele Stornello direttore UOC Medicina Interna dell’Ospedale di Siracusa; Corrado Tamburino professore ordinario di Cardiologia e direttore U.O. Cardiologia Ospedale Ferrarotto e Policlinico di Catania.
“Le malattie cardiovascolari e metaboliche – spiegano Giovanni Licciardello e Roberto Risicato – rappresentano oggi, con le malattie neoplastiche, le principali cause di morbilità e mortalità nel mondo occidentale. Esse colpiscono spesso soggetti in età lavorativa, e sono gravati da complicanze ed episodi di riacutizzazione con andamento cronico progressivo. La diagnosi, specie delle forme acute, quali infarto miocardico, ictus, embolia polmonare, deve essere rapida, e deve portare alla rapida applicazione di efficaci ed articolati protocolli terapeutici, che permettano di migliorare la prognosi e limitare le possibili complicanze acute o croniche, anche mortali. Nelle fasi di cronicizzazione, specie se con postumi, tali malattie presentano conseguenze potenzialmente invalidanti. Ciò comporta gravi ricadute in termini di costi sociali, inevitabili conseguenze sull’equilibrio familiare, e in campo lavorativo, dei malati coinvolti. Si tratta, quindi, di malattie ad elevato consumo di risorse sanitarie con pesanti ricadute socio-economiche. Una sessione tratterà di alcuni aspetti della gestione del paziente critico, acutamente complesso, ospedalizzato, in particolare le complicanze settiche e l’approccio nutrizionale, causa di complicanze ulteriori, allungamento della degenza, e peggiore “out come” di malattia. Abbiamo voluto articolare l’evento formativo attraverso sessioni all’interno delle quali si confronteranno specialisti ed esperti che tratteranno non solo le nuove acquisizioni in termini di diagnosi e terapia, ma che dovranno argomentare sulla difficoltà attuale del sanitario di utilizzare con appropriatezza i nuovi presidi terapeutici, di rendere sostenibile la spesa sanitaria, e compatibile l’efficacia terapeutica con l’efficienza organizzativo-gestionale ed economica. Le difficoltà del clinico, oggi, sono anche legate alla discrepanza, che emerge sempre più spesso fra le necessità assistenziali e di adeguamento alle nuove terapie e le imposizioni, le limitazioni che Note AIFA, Decreti assessoriali, Leggi, pongono alla prescrizione ed all’utilizzazione di nuovi farmaci, spesso più efficaci, ma molto costosi. Anche da questo contrasto, ma attraverso il confronto durante i due giorni di Convegno, dovrà emergere qualche soluzione costruttiva e qualche utile messaggio pratico che tutti i partecipanti dovranno “portare a casa””.