Siracusa, si è dimesso l’assessore Abela, aveva il coordinamento della Polizia Municipale
Siracusa, 6 aprile ’17 – L’assessore alla Polizia municipale, Mobilità, Viabilità e trasporti, Verde pubblico e Rapporti con il consiglio comunale, Dario Abela, si è dimesso stamattina con una lettera inviata al sindaco, Giancarlo Garozzo, e al segretario generale, Danila Costa. Abela, entrato in Giunta nel febbraio dello scorso anno, lascia l’incarico per motivi di ordine personale.
“Ringrazio Abela – dichiara il sindaco Garozzo – per l’importante lavoro svolto. Mi dispiace dovermi privare di un assessore dotato di un forte pragmatismo e che si è speso con serietà in tutte le iniziative in cui si è impegnato. Grazie anche al suo lavoro, nelle prossime settimane invieremo al consiglio comunale i piani urbani della mobilità e del traffico, ma vorrei ricordare inoltre: il tavolo tecnico permanente della Protezione civile, delega che ha gestito fino alla scorsa estate; il taxi a 2 euro per Ortigia; la riorganizzazione dei sensi di marcia e della segnaletica in via Bulgaria e nell’area compresa tra via Lentini e via Franca Gianni; il restauro della caserma della Polizia municipale; i pos nei parcometri; la riorganizzazione delle linee di trasporto verso la zona sud e balneare che entrerà in vigore la prossima estate”.
Dario Abela, che ha ringraziato a sua volta il sindaco per avergli “offerto l’onore e la possibilità di potermi mettere al servizio della mia città” lascia la carica di assessore “per prevalenti ragioni etiche” perché gli impegni personali sono, scrive nella lettera, “sempre più inconciliabili con la prosecuzione” di un “mandato di visibilità e remunerato”.
Scrive ancora l’ex assessore: “Il momento delicatissimo che sta attraversando la nostra città richieda amministratori, oltre che politicamente bravi, anche tecnicamente e mentalmente predisposti. A questo punto mi dispiacerebbe se l’entusiasmo che mi ha portato ad accettare il delicato compito si perda nell’impossibilità di agire davvero per il bene comune”.
“Non intendo con queste parole – conclude Abela – disinteressarmi della cosa pubblica, anzi! Proverò ad investire il mio tempo per immaginare un percorso nuovo. Ciò che ho fatto e ciò che ancora avrei potuto realizzare, di più e meglio, lo rimetto al giudizio altrui”.