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Siracusa: Russoniello e Trigilio (M5S) su erosione costiera

“Come è noto in molti tratti la costa siracusana è da tempo soggetta a importanti fenomeni di erosione marina con arretramenti costieri in contrada Mazzarrona, all’Arenella, a Fontane Bianche, a Ognina, al Plemmirio, in contrada Fanusa”. Lo sottolineano i consiglieri comunali del M5S, Silvia Russoniello e Roberto Trigilio, i quali sono intervenuti sulla questione, già trattata nell’ultima campagna elettorale, in relazione all’erosione costiera a Siracusa che non è più possibile sottovalutare. “Per erosione costiera si intende il risultato di un processo, o di una serie di processi naturali o indotti, che modificano la morfologia dei litorali determinando una perdita di superficie del territorio costiero emerso e sommerso e quindi anche di volume di sedimento (sabbie) – sottolineano Russoniello e Trigilio -, in un dato intervallo di tempo rispetto al livello medio del mare.

Tecnicamente questo fenomeno è inesorabile ed è stato sin qui combattuto per lo più a colpi di ordinanze piuttosto che con idonei interventi di contenimento e consolidamento della linea costiera”.

Le ultime ordinanze emesse dalla Capitaneria di Porto, precisamente la n.33/2018 del 29.03.2018 e la n.113/2018 del 13.07.2018, evidenziano serie problematiche dei tratti di costa e specchi d’acqua ricadenti nel Comune aretuseo per i quali sussistono gravi ed immanenti pericoli che potrebbero coinvolgere la pubblica incolumità. In particolare, segnalano alcuni tratti all’interno del Porto Grande per le condizioni di instabilità della falesia ed in località Mazzarrona dove si è creata una voragine sulla volta rocciosa che risulta un pericolo sia da terra, per eventuali fruitori della pista ciclabile, sia da mare per eventuali diportisti. I consiglieri comunali del M5S ritengono che “Comune e Regione Siciliana debbano, urgentemente, adottare misure necessarie per superare le criticità esistenti anche in relazione ad eventuali rischi derivanti da frane e smottamenti in aree private limitrofe al sedime demaniale marittimo. Ricordiamo alle Amministrazioni che Siracusa è stata punto di incontro per il Mopp-Medflood, un progetto di ricerca finanziato dall’Inqua (International Union for QuaternaryResearch) per il periodo 2016-2020, il cui obiettivo è fronteggiare fenomeni legati alle dinamiche costiere: sollevamento del livello del mare, erosione, mareggiate e tsunami che negli ultimi anni hanno flagellato, in particolare, la costa siracusana. Di conseguenza è stata presentata – aggiungono ancora Russoniello e Trigilio – una specifica interrogazione all’Amministrazione Comunale sull’argomento, poiché vogliamo conoscere come il Comune di Siracusa abbia valutato le condizioni di rischio per la pubblica e privata incolumità e quali misure di salvaguardia, tecniche e finanziarie di competenza, abbia o intenda porre in essere per contrastare i fenomeni erosivi e quali siano le determinazioni volte a superare le suddette criticità per quanto riguarda tutti i tratti costieri interessati dal fenomeno”.

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