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Siracusa, Re Building the Future. Botta e risposta tra il sindacato giornalisti e Sorbello

 

Polemica sul progetto Re Building the Future. Il sindacato dei giornalisti: “IL pubblicista Sorbello verifichi le informazioni”. Sorbello risponde.

Siracusa, 11 settembre 2015 – Sulla polemica relativa al bando regionale “Re Building the Future – Spunti d’arte contemporanea per trapassare il futuro del territorio” il sindacato unitario dei giornalisti è chiamato a tutelare la dignità e l’onorabilità dei colleghi che compongono l’ufficio stampa del Comune di Siracusa, rispetto alle non poche inesattezze contenute nell’intervento del consigliere comunale Salvo Sorbello.

“Per tal motivo ribadiamo quanto già affermato dal vice sindaco Italia: il progetto non prevede alcun cofinanziamento e sarà totalmente realizzato con fondi europei e non è previsto dunque nessun tipo di intervento finanziario da parte del Comune. Se avesse compreso questa pur palese certezza, Sorbello avrebbe potuto evitare la solita manfrina sul coinvolgimento dell’ufficio stampa di piazza Minerva che, in questo caso, non deve (o meglio, non può) assolutamente occuparsi del progetto, poichè tra le spese previste per la sua realizzazione non sono identificate somme da destinare a risorse interne all’amministrazione comunale. Nonostante ciò, del progetto “Re-building the future” l’Ufficio stampa del Comune si è occupato in due occasioni, ovvero, nella fase preparatoria e in riferimento alla selezione del direttore artistico del progetto. Ma l’intervento di Salvo Sorbello non si distingue certo per esattezza di informazione in altre sue parti.  Fatte le dovute precisazioni, invitiamo il consigliere comunale e giornalista pubblicista, Salvo Sorbello, ad informarsi meglio prima di redigere i prossimi interventi in aula o le interrogazioni, nel rispetto di due dei fondamentali doveri del giornalista”, conclude il sindacato.

Rimane però un’ultima importante considerazione che il Sindacato giornalisti è tenuto fare rispetto alle spiegazioni date dall’assessore alle Politiche culturali, Francesco Italia: “Anche se, come dice l’Assessore, si tratta di procedure dettate dagli enti finanziatori, che impediscono al Comune di utilizzare i giornalisti interni, non condividiamo l’idea di un ufficio stampa costituito attraverso un’agenzia o una ditta e non selezionando direttamente i giornalisti in base ai loro titoli e alle loro esperienze. Il comune di Siracusa farebbe bene a pretendere che l’informazione di un progetto così importante e costoso per la collettività, pur se non si tratta di soldi comunali, siano affidati a colleghi seri e di provata professionalità senza accontentarsi del paravento di un’impresa, specie se questa non risulta costituita da giornalisti.  Inoltre, in ossequio ai principi di trasparenza, sarebbe utile conoscere i criteri di selezione dell’ufficio stampa della manifestazione, il numero dei giornalisti e la loro remunerazione. Su questi aspetti della vicenda chiediamo un confronto con l’assessore Italia e con il dirigente del settore.

Arriva celere la risposta del consigliere Sorbello: “”Ho rivolto un’interrogazione per sapere come mai, per una manifestazione promossa dal Comune, si faccia ricorso ad un incarico esterno per 15 mila euro e non si utilizzi l’ufficio stampa comunale. Penso sia doveroso -continua – per un consigliere di opposizione, verificare come siano utilizzati i fondi pubblici ed ho ritenuto quindi opportuno rivolgere alcuni semplici interrogativi. Non appena l’Amministrazione comunale si degnerà di rispondere alla mia interrogazione e conoscerò nel dettaglio i contenuti della richiesta presentata del Comune per ottenere i finanziamenti europei, sapremo se l’ufficio stampa esterno è stato richiesto dal Comune stesso o è un obbligo imposto dall’Europa. Torneremo sull’argomento quando avremo tutti le notizie che ho richiesto ufficialmente con la mia interrogazione”, conclude lo stesso.

Vedremo come finirà la bagarre.

 

C.T.

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