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Siracusa, polemiche gettone di presenza: interviene Sullo

Siracusa, 4 marzo 2015- “Il Consiglio ed i consiglieri hanno sempre operato nel rispetto della legge e del nostro Regolamento. Essi stabiliscono  in maniera chiara da un lato i tetti alle presenze ed alle indennità; dall’altro, riconoscendo ai Consigli autonomia regolamentare, rimandano alla loro potestà ogni ulteriore determinazione.

Per me è la seconda consiliatura e posso dire che rispetto al passato non c’è stata alcuna modifica regolamentare tendente ad incidere su ulteriori costi della politica”.

Lo dichiara il presidente del Consiglio comunale, Antonio Sullo, in merito alle polemiche di questi giorni sulle indennità percepite dai consiglieri.

Continua Sullo: “Massimo rispetto per tutti ma attenzione alle strumentalizzazioni: non c’è alcun elemento nuovo nel “modus operandi” delle Commissioni, si è solo montato un caso su un parere reso da un funzionario dell’assessorato regionale agli Enti locali. Atto, peraltro, non ancora notificato al Comune e del quale si estrapola uno stralcio per farne derivare una serie di considerazioni politiche che ritengo non facciano il bene di nessuno”.

Il presidente del Consiglio entra poi nel merito della vicenda:  “In attesa della trasmissione  ufficiale del parere della Regione, per il Comune vigono le disposizioni contenute nella legge regionale 30 del 2000 e  il Regolamento del Consiglio.

Ci supporta inoltre anche la nota con la quale l’Assessorato Regionale agli Enti Locali, su un esposto presentato sulla composizione delle commissioni consiliari, prendendo atto delle argomentazioni rappresentate dal Comune di Siracusa ove già si riporta il contenuto della delibera n.109 del 22 / 10 / 2013,    ha  comunicato l’archiviazione della pratica confermando di fatto la legittimità dell’operato del Consiglio. Atti questi, peraltro, trasmessi anche alla Prefettura in data 04 / 10 / 2013. Il resto appartiene alla politica, anzi ad un certo modo di fare politica”.

 

 

 

 

 

Conclude Sullo: “L’Amministrazione Garozzo ha dato un’accelerazione all’attività dell’Ente: questo ha determinato la trasmissione in Commissione, e quindi in Consiglio, di una mole di provvedimenti per i quali occorreva il relativo parere. Il tentativo di trasformare la tempistica ed il lavoro dei Consiglieri in qualcosa di altro e di diverso mi ha molto rattristato”.

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