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Siracusa: “Pappalardo deferito alla commissione di garanzia”

Il deputato nazionale Pippo Zappulla interviene contro il provvedimento di espulsione di Simona Princiotta: “Nelle prossime ore, sarà presentato uno specifico e dettagliato ricorso-denunzia all’unico organo preposto, ovvero alla Commissione Provinciale di Garanzia, per chiedere di assumere il provvedimento di sospensione di Pappalardo dal partito, con decadenza dal ruolo di Presidente del Gruppo, confermando l’inefficacia e l’illegittimità del documento assunto dallo stesso nei confronti della consigliera Princiotta che è e resta del Partito Democratico e del gruppo consiliare. Quello compiuto è un gravissimo atto di arroganza politica in una sorta di ‘pulizia etnica’ contro ogni forma di dissenso rispetto a quanti fanno riferimento alla componente fotiana-garozziana. Si può condividere o meno l’operato di un  consigliere ma a nessuno, tranne che nei tribunali del popolo e nelle epurazioni staliniane, è consentito assumere provvedimenti disciplinari simili. C’è una palese incapacità dello stesso Pappalardo a gestire un gruppo e a rappresentare punto di riferimento sui problemi della città e dei Siracusani. Della presenza di Pappalardo i più si stanno accorgendo solo ora che sta probabilmente eseguendo gli ordini impartiti. La vicenda è ancora più grave ed inquietante perché,  ribadisco,  si presenta come un chiaro e grave attentato ai tentativi di ricostruire un’unità necessaria e possibile del Pd siracusano. Garozzo dimostra di essere politicamente un irresponsabile: invece di redarguire il  redivivo Pappalardo lo sostiene pur consapevole che questa vicenda si dimostrerà alla fine un grande bluff.  Da giorni, infatti, ci sono da più parti chiari e palesi tentativi di riprendere il faticoso cammino del dialogo, condizione indispensabile per ricostruire il partito plurale e inclusivo che i cittadini e gli elettori pretendono. Garozzo, nel ruolo di Sindaco del capoluogo, potrebbe essere uno dei leader di tutto il Pd siracusano e invece si comporta come capo nervoso e scomposto di una parte di una componente. Davvero una grande delusione.  E’ talmente chiaro che si tratta di una operazione per assottigliare gli spazi di un dialogo anche perchè la vicenda Princiotta si dimostrerà molto presto per quel che realmente è:  una indegna sceneggiata. Il gruppo consiliare può, infatti, chiedere al partito di assumere eventuali provvedimenti disciplinari ma non assumerli in proprio. Questo non lo dice una componente di partito ma lo statuto e il regolamento.  Peraltro è davvero incredibile che ad assumere decisioni è il consigliere Pappalardo che continua a sottrarsi al confronto e agli organismi del Pd, disconoscendo gli esiti congressuali, direzione provinciale, circoli,  a non partecipare alle riunioni convocate dal segretario provinciale. Qualcuno dei suoi amici più stretti dica a Pappalardo che è lui statutariamente fuori dal pd e se nessuno ne ha chiesto ancora l’espulsione è solo perchè si pensa che i problemi politici si risolvono con il confronto anche duro e non con i provvedimenti disciplinari. Ma dal momento che lo stesso insiste nel volere procedere in atti clamorosamente arroganti e illegittimi è chiaro che contro lo stesso Pappalardo è inevitabile presentare ricorso-denunzia alla competente commissione provinciale di garanzia affinchè vengano assunti i provvedimenti del caso”.

 

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