Eventi e CulturaPoliticaProvincia di SiracusaSiracusa

Siracusa: Il Parco Archeologico è pronto è pronto per essere concluso. L’intervento di Mariarita Sgarlata

“Se si vuole realizzare il Parco Archeologico di Siracusa nel più breve tempo possibile e senza danni per la città basta seguire il dettato della Legge, evitando nuove perimetrazioni e partendo dal decreto già esistente. Potrebbe essere la giusta conclusione di un lavoro di squadra, fuori da ogni steccato ideologico, mirato alla preservazione dei beni comuni e al benessere dei cittadini siracusani”. A dichiararlo è Mariarita Sgarlata, consigliere del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali la quale continua affermando: “Nessun parco può essere istituito se prima non viene perimetrato. E veniamo al Parco Archeologico di Siracusa. La Legge 20/2000 (sistema dei parchi archeologici), legata al nome dell’allora assessore regionale Fabio Granata, prevede semplicemente che al decreto di perimetrazione già esistente, da me sottoscritto (D.A. n. 936, 3 aprile 2014; G.U.R.S., 2 maggio 2014), segua il decreto di istituzione con un regolamento del Parco (anch’esso già esistente e notificato al Comune di Siracusa sempre nel 2014) un consiglio di amministrazione che invece, questo sì, ma solo questo, resta da nominare. Regolamento e consiglio di amministrazione saranno presentati nel decreto di istituzione del Parco, come prevede la legge e come risulta dai decreti dei parchi fin qui istituiti. Ancora la legge prevede che sia acquisito il parere del Consiglio Regionale dei Beni Culturali che, realizzato in fretta e furia negli ultimi mesi del Governo Crocetta con modalità discutibili e con una forte impronta politica, sta per essere giustamente modificato dall’assessore Tusa per restituire dignità e qualità ad un organo consultivo di grande importanza per la Sicilia”.

“E allora sorge spontanea una domanda perché si vuole riperimetrare il Parco di Siracusa e perdere altro tempo? E perché è stato richiesto di ridurre la fascia C a Sud del Castello Eurialo, una fascia esterna alla zona di inedificabilità assoluta della fascia B ma con prescrizioni di tipo paesaggistico e destinata a terreni agricoli? E che fine farà questa zona per ora tutelata se il perimetro del Parco si dovesse restringere? L’assessore regionale Tusa e l’assessore comunale Granata converranno con me e con molti siracusani che il terreno a questo punto diventa molto scivoloso perché il pericolo di una nuova deriva edificatoria è in agguato.Ci sono dunque tre aspetti da considerare seriamente: si dovrebbe abrogare un decreto ufficialmente pubblicato, motivandone le ragioni che, allo stato attuale, non sembrano sussistere (la proposta del perimetro è stata oggetto di concertazione con il Comune di Siracusa con una riunione svoltasi in data 9 gennaio 2014 negli Uffici della Soprintendenza di Siracusa, come risulta dal decreto del 2014); riperimetrare il Parco sarebbe un unicum rispetto a quanto è stato finora fatto per i parchi siciliani istituiti e aprirebbe nuovi contenziosi per gli altri parchi da istituire; restringere il Parco significa poter disporre di nuove aree per concessioni edilizie, dato che il Parco, istituto come perimetrato nel 2014, eviterebbe molte costruzioni nuove in contrada Tremilia e zone limitrofe, teatro da decenni di scontri e conflitti sul destino di Siracusa” conclude l’ex assessore Sgarlata

Pubblicità