Siracusa, Il Comune si dimentica di Christiane Reimann e disattende le regole testamentarie
Siracusa, 2 novembre 2014 ore 17:16 – Continua l’attività di informazione di SAVE VILLA REIMANN per meglio far conoscere la figura di Christiane Reimann e del suo Patrimonio donato ai Siracusani. Per discutere delle anomalie dei comportamenti amministrativi del Comune di Siracusa, nei confronti delle regole imposte dal lascito testamentario, è stato convocato un incontro operativo per lunedì 3 novembre alle 17, presso la sala riunione del Consiglio di Circoscrizione Neapolis in via Brenta, a cui parteciperanno le Associazioni ed i cittadini che fanno parte del Coordinamento di “Save Villa Reimann”. La riunione sarà l’occasione per incontrare i componenti del Comitato dei Garanti. “Abbiamo più volte evidenziato – spiega in una nota il coordinatore Marcello Lo Iacono – che nessuna delle volontà testamentarie della Reimann è stata finora realizzata e che il suo Patrimonio si trova, inopinatamente, abbandonato e collocato alla rinfusa in diversi siti: dalla stessa Villa Reimann alla sua dependance, dal caveau dei Vigili Urbani alla stanza del suo Comandante, dalla Soprintendenza al sotterraneo dell’Archivio Storico Comunale.Per questa situazione incresciosa abbiamo richiesto l’istituzione di una commissione di indagine per avviare una ricognizione precisa e puntuale di tutti i beni e poterli così riportare nella loro collocazione originaria. Purtroppo oggi vi è solo incuria e degrado, avvolto nel silenzio di chi dovrebbe vigilare e che invece copre incapacità e parzialità di intervento. Basti dire che fino ad oggi è presente in Villa Reimann un ufficio comunale di cui non si comprende bene la funzione se non quella di fare da carceriere al parco della villa.Non riusciamo a comprendere come questa collocazione possa rispettare minimamente l’uso indicato espressamente dalla Reimann che immaginava ben altro per contribuire al progresso civile della Città e poter concorrere a dare maggiore sviluppo culturale ai suoi Cittadini. Verranno anche avanzate iniziative per far conoscere alla Città la figura di Christiane Reimann, una donna forte, libera, colta, generosa, anticonformista, autonoma, altruista, pragmatica, lavoratrice, organizzatrice, viaggiatrice, curiosa del mondo ed aperta al sociale e al volontariato; una donna che amava la natura, gli studi classici, la musica, l’arte, l’archeologia e, non per ultimo, la nostra Città. Una donna di grande personalità che voleva fortemente lasciare una traccia di sé dopo la sua morte; una traccia che, purtroppo, noi stiamo pian piano cancellando”.
Paolo Picone