Siracusa, ex consiglieri chiedono pulizia della città
Gli ex consiglieri del comune di Siracusa Michele Buonomo e Simone Ricupero hanno indirizzato al Settore Ambiente del Comune di Siracusa una richiesta per monitorare lo stato igienico-sanitario in diverse zone della città.
LA PULIZIA
“Pensiamo ai terreni che insistono sulla zona di Villaggio Miano tra le palazzine e l’area appartenente all’Aeronautica Militare”.
Richiesta particolare attenzione anche a “quei terreni privati per i quali occorre come ogni anno che gli stessi proprietari procedano alla pulizia”.
” Tutto ciò – spiegano gli ex consiglieri comunali – per evitare rischi di incendi e gravi condizioni igieniche che potrebbero causare il proliferare di topi e animali d’ogni genere”.
Buonomo e Ricupero puntano l’attenzione sul quartiere Akradina con Bosco Minniti.
Ma anche su via Vanvitelli, le vie Alì e Marco Costanzo, sulla zona della Mazzarrona e su tutte le aree periferiche come Tivoli e le zone balneari.
“Abbiamo sollevato l’attenzione – proseguono i due – anche in merito alla situazione riguardante lo stato delle banchine presenti in città”.
LE SEGNALAZIONI
Buonomo e Ricupero hanno parlato con il Dirigente del Settore Ambiente Gaetano Brex che si è messo a disposizione per ricevere tutte le segnalazioni.
Il dirigente ha specificato che della pulizia antincendio come lo scorso anno se ne sta occupando la Protezione Civile, mentre quella dei marciapiedi rientra tra le competenze di Tekra.
Buonomo e Ricupero hanno affrontato con l’assessore alla Protezione Civile Giusy Genovesi la questione della pulizia terreni e aree a rischio incendi.
“L’assessore ci ha ricordato che lo scorso anno venne effettuato un intervento potendo attingere da somme avanzate destinate alla manutenzione straordinaria del verde pubblico”.
GLI INTERVENTI
Ma quest’anno l’emergenza legata al corona virus ha fatto saltare molti interventi programmati, sottraendo risorse importanti.
“L’idea proposta – concludono Buonomo e Ricupero – è quella di attingere dal fondo di riserva del sindaco quanto meno per affrontare le emergenze”.