Siracusa, De Simone invita l’amministrazione a trovare un piano per fronteggiare l’emergenza rifiuti
Siracusa 31/05/2016) – “Ci premuriamo di veicolare nella rete internet, con la giusta dose di orgoglio, le immagini dei nostri tesori architettonici- ha affermato Damiano De Simone, presidente della Consulta civica – del nostro inestimabile patrimonio archeologico, dei panorami ortigiani mozzafiato, ma purtroppo quando i turisti approdano in questa città Unesco hanno l’impressione di aver sbagliato “indirizzo”, di essere stati catapultati in una discarica a cielo aperto, dove l’arredo urbano è costituito da materassi e rifiuti ingombranti e in cui i topi si aggirano tra i cassonetti grondanti di spazzatura”. “Non importa – ha continuato De Simone- quale sia la causa del disagio : probabili contrasti tra ente appaltante e azienda appaltatrice; fase di transizione in vista del capitolato innovativo e risolutivo promesso col nuovo bando per la gestione del servizio di nettezza urbana, eventuali difficoltà finanziarie… supposta poca vigilanza sul rispetto degli accordi…So solo che non si può far vivere i cittadini e accogliere i turisti in queste pessime condizioni igienico- sanitarie. Con questo deleterio bigliettino da visita rischiamo di giocarci la salute pubblica e l’immagine agli occhi di chi potrebbe giudicare “ingannevole“ la promozione dei nostri luoghi. Chiedo, pertanto, all’amministrazione comunale di far fronte all’emergenza rifiuti che si è manifestata in tutta la sua indecorosa prepotenza nelle ultime ore, risolvendo la questione a breve, perché la situazione è inaccettabile. Solo trovando la soluzione si darà una giustificazione all’eccessiva tassazione che subiscono i contribuenti. Al di là del diritto dei lavoratori di scioperare, dell’azienda di astenersi dal prestare il servizio accollandosi eventuali sanzioni, bisognerebbe garantire comunque un servizio efficiente di raccolta 365 giorni all’anno, anche prevedendo l’incarico a una o più ditte sostitutive. Il nostro territorio sotto il profilo ambientale è già fortemente provato non aggiungiamo, quindi, altri mali a quelli già radicati”.