Siracusa: Consiglio comunale, sì al consuntivo 2017 con l’immediata esecutività
– Approvato dal consiglio comunale il conto consuntivo del 2017. L’atto conclude un confronto inaziato ieri mattina e chiude la sessione che ha prodotto anche un atto di indirizzo sulla necessità di realizzare a Siracusa un ospedale di secondo livello.
Il consuntivo è stato approvato con 16 sì, 4 no e un’astensione ed ha attenuto anche l’immediata esecutività (16 sì 2 no e 2 astensioni), atto questo che consentirà di sbloccare trasferimenti dallo Stato per circa 8 milioni di euro.
Ad aprire il dibattito è stato il presidente della commissione Bilancio, Salvatore Castagnino, che, riprendendo quanto detto ieri, ha sollevato alcune criticità rispetto alle quali il collegio dei revisori dei conti non si sarebbe espresso. La prima è la realizzazione del doggy park di piazza Adda che sarebbe stato realizzato con 25mila euro prelevati alla fine del 2017 dal fondo di riserva del sindaco, che dovrebbe essere destinato – ha detto Castagnino – alle emergenze; il consigliere ha anche rilevato che il presidente della commissione Bilancio dell’epoca, che fu favorevole al conto preventivo 2017, era anche presidente di un’associazione che si occupa di cani. Gli altri aspetti del consuntivo 2017 sui quali i revisori non si sarebbero pronunciati sono: la corrispondenza tra bilancio di previsione e quello consuntivo; il rispetto dei parametri di spesa per singolo settore, in particolare della spesa sociale; il completezza degli allegati, in particolare in riferimento ai bilanci delle partecipate.
Tale carenza di documentazione era stata alla base di una pregiudiziale di trattabilità sollevata ieri da Cetty Vinci ed Ezechia Paolo Reale. Tale pregiudiziale, confermata anche stamattina da Reale, è stata superata da un’integrazione del collegio dei revisori dei conti (suffragata dal segretario generale) dal quale si evince che solo il consorzio Ato Idrico 8 (in liquidazione), l’Area marina protetta e la Srr Ato Rifiuti sono a posto con i bilanci. Per quanto riguarda gli altri: l’Asi ha approvato l’ultimo bilancio nel 2014, l’Ato SR1 (in liquidazione) nel 2016; Cosvis nel 2014, così come il Consorzio universitario. Dell’Ato servizio idrico non risultano bilanci approvati. Il collegio dei revisori, si legge nel documento, ha rilasciato il suo parere sulla base dei bilanci disponibili.
Dopo questi chiarimenti, Reale ha deciso di ritirare le pregiudiziale non senza avere prima criticato l’amministrazione comunale per la cattiva gestione nei rapporti con le partecipate.
Quanto alle altre criticità sollevate dal Castagnino, per il collegio dei revisori, Sebastiano Brancati ha spiegato che i controlli, nel rispetto della legge, vengono effettuati a campione e dunque non è possibile certificare la conformità delle singole operazioni. Nell’Amministrazione ci sono altre figure demandate a questo compito, ha concluso Brancati, ma la risposta non ha soddisfatto Castagnino.
Superata la discussione preliminare, il confronto è passato al merito del provvedimento nel corso del quale i consiglieri hanno manifestato il loro giudizio. Sono intervenuti: Salvatore Costantino, Franco Zappalà, Giuseppe Impallomeni, Mauro Basile, Michele Mangiafico, Reale, Carlo Gradenigo, Enzo Pantano, Roberto Trigilio, Castagnino, Ferdinando Messina e Andrea Buccheri.
I numeri del conto consuntivo, per il quale da tempo la Regione aveva nominato un commissario ad acta, contemplano un disavanzo di 18 milioni 291mila 916 euro frutto di un conteggio fatto nel 2015 sulla base di nuove norme contabili (la negatività iniziale era di 20,5 milioni) che hanno permesso di spalmare l’indebitamento in 30 anni. Guardando il quadro generale, nel 2017 sono state accantonate somme per 94,7 milioni (accantonamenti in parte obbligatori in parte facoltativi); 86,7 milioni sono per crediti di dubbia esigibilità, 2,6 per contenziosi e debiti fuori bilancio, 100mila euro per le società partecipate e 660mila per aumenti contrattuali ed altre spese.
Nello specifico della gestione 2017, sono stati incassati 75 milioni – previsti 80 – di tributi; 18 milioni su 21 di trasferimenti da Ue, Stato e Regione; 13 milioni su 16,7 di entrate extratributarie; 1,8 miloni su 6,5 di contributi per progetti e oneri di urbanizzazione; 1,6 milioni di prestiti prevalentemente destinati a lavori sugli impianti sportivi. Per quanto concerne le uscite, la spesa corrente ha pesato per 103 milioni sul 106 previsti; gli investimenti per 9,4 milioni su 9,8; i rimborsi di prestiti sono stati 5,2 milioni su 6,1.