Siracusa, consiglio comunale acceso. Milazzo: “bisogna ridare la parola agli elettori!”
Consiglio comunale acceso su vicende giudiziarie. E l’invito di ritornare al voto dopo le vicende che hanno coinvolto alcuni consiglieri tra cui il presidente del consiglio Leone Sullo, che si è dimesso due giorni fa.
Siracusa, 22 ottobre 2015 – Il Consiglio comunale torna a riunirsi questa sera in prosecuzione di seduta: ieri infatti, al momento di votare il primo articolo del nuovo “regolamento degli accertamenti e delle ispezioni sugli impianti termici degli edifici” è venuto a mancare il numero legale. Era stato l’assessore all’Ambiente, Pietro Coppa, a spiegarne le linee guida e la valenza: “Un Regolamento – ha detto Coppa – di natura prevalentemente tecnica, che adempie ad una serie di prescrizioni normative, che ha un carattere di omogeneità su tutto il territorio siciliano, che mette in ordine la materia degli accertamenti e delle ispezioni degli impianti termici degli edifici, e che ha già avuto il parere favorevole della commissione Ambiente”. L’obiettivo è quello di costituire un vero e proprio catasto degli impianti termici sull’intero territorio, ottenendo di conseguenza un controllo sulle emissioni di CO2 in atmosfera.
Nel dibattito che ne è seguito il consigliere Salvo Sorbello ha rimarcato “il solito problema dell’assenza in aula dei funzionari. “Ho da presentare degli emendamenti al testo – ha detto Sorbello – e non ho il supporto tecnico necessario per la materia. Questo a fronte di uno specifico ufficio Energia voluto dal Sindaco!”.
Dal consigliere Fortunato Minimo è venuta la richiesta di sapere se dal Regolamento “deriveranno ulteriori tasse e se gli introiti andranno al Comune”; argomento poi ripreso anche dai consiglieri Stefania Salvo che ha chiesto di conoscere “quali effetti si produrranno sul bilancio dell’Ente”; e Salvo Sorbello che ha parlato di “ulteriore balzello per i cittadini”. Altri interventi ancora di Gaetano Firenze, Francesco Pappalardo, Santino Armaro.
Ma il vero dibattito si è acceso nella prima parte della seduta, dedicata ai temi legati alle recenti vicende di cronaca. In apertura il consigliere Massimo Milazzo li ha definiti “problemi etico-politici. “C’è una questione morale – ha detto – che supera il merito delle valutazioni sull’operato della Giunta. Gli eventi di questi giorni, che hanno coinvolto tanti politici, hanno prodotto la delegittimazione del Consiglio: l’unico rimedio è quello di ridare la parola agli elettori, per cui io sono pronto a dimettermi se altri 20 consiglieri, ai quali ho rivolto l’invito, mi seguiranno così da provocare lo scioglimento del Consiglio comunale”.
Nel dibattito che ne è seguito sono intervenuti i consiglieri Salvatore Castagnino, che ha chiesto “Un’autoconvocazione del Consiglio per eleggere il nuovo presidente del Consiglio come primo atto da fare”; Gaetano Firenze, che ha invitato il Consiglio “a dimostrare di essere gruppo dirigente” e ha parlato di “dignità e decoro da dimostrare alla città”; Simona Princiotta, che si è detta “sconvolta dal silenzio assordante della politica anche su vicende giudiziarie che riguardano non solo il passato ma anche gli ultimi due anni di Amministrazione”; Cetty Vinci, che ha lamentato “l’assenza del Sindaco in aula per rispondere alle ultime vicende che stanno interessando il Comune”; Francesco Pappalardo, ha invece auspicato “un’attività di rilancio politico forte che ci permetta – ha detto – di completare il lavoro avviato in questi anni. E’ più difficile continuare che lasciare, ma proprio adesso dobbiamo mettere in campo tutte le nostre risorse”.
Di “dibattito inutile sulla mozione Castagnino” ha invece parlato Salvo Sorbello: “Per legge l’elezione del presidente deve essere il primo punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio”. Tesi confermata dal segretario generale Danila Costa che ha chiuso il dibattito sull’argomento.
Il Consiglio dunque ritorna in aula oggi alle 18.30: si riprende dalla votazione dell’art. 1 del Regolamento.
Seguirà la trattazione di due atti di indirizzo dei consiglieri Salvo e Minimo, uno del consigliere Acquaviva, uno del consigliere Garozzo, primo firmatario, ed un’interrogazione del consigliere Vinci.
Ilaria Greco