Sicilia: banda larga, strade e trasporti per far crescere turismo e beni culturali
“Banda larga, rete viaria, trasporti integrati: bisogna puntare in maniera sinergica su questi tre elementi per promuovere turismo e beni culturali, che in Sicilia possono rappresentare il volano per un vero rilancio economico, occupazionale e sociale”. Lo ha detto Mariella Maggio, parlamentare regionale del PD e vicepresidente della commissione Lavoro all’Ars, aprendo i lavori del convegno “Beni culturali e turismo, infrastrutture materiali e immateriali per il rilancio della Sicilia”, organizzato nella Sala Gialla del Palazzo dei Normanni, a Palermo. Al convegno, promosso dalla stessa Maggio, hanno preso parte gli assessori regionali al Turismo, ai Beni Culturali e alle Infrastrutture.
“Oggi – ha aggiunto Maggio – il turismo in Sicilia rappresenta il 4% del Pil regionale, una percentuale più bassa rispetto a quella nazionale che è del 6%. Dobbiamo analizzare questo elemento in chiave positiva, evidentemente la nostra isola ha di fronte a sé ampi margini di miglioramento e crescita in questo comparto. Ma dobbiamo sapere dove su cosa puntare, anche alla luce delle opportunità che ci offrono le risorse comunitarie: bisogna abbandonare l’idea di un’isola votata esclusivamente al turismo balneare e sfruttare le nuove tecnologie, puntare ad un sistema integrato di trasporti e far fare alla Sicilia il salto di qualità che merita”.
Il convegno è stato coordinato dal presidente del gruppo PD Baldo Gucciardi: “assicuro il mio impegno e quello del Partito Democratico – ha detto Gucciardi – per mettere a punto, sia a livello parlamentare che nella sensibilizzazione dell’azione di governo, iniziative utili a far crescere la Sicilia in questa direzione”.
Per l’assessore al Turismo Cleo Li Calzi “la Sicilia paga un deficit infrastrutturale di fronte al quale servono impegno e risorse. Bisogna puntare su una ‘nuova mobilità’, le infrastrutture dovranno essere realizzate tenendo conto delle necessità turistiche e del nostro patrimonio culturale”.
L’assessore alle Infrastrutture Giovanni Pizzo ha ricordato che “nell’isola vi è un sistema viario che di certo non è stato progettato in chiave turistica, questo è un elemento del quale bisogna tener conto. Oltretutto – ha aggiunto – è un sistema complesso: basti pensare che se solo per gli interventi di base sui 14 mila chilometri delle nostre strade provinciali, servirebbe un miliardo e mezzo di euro”.
Per l’assessore ai Beni Culturali Antonio Purpura “la valorizzazione del patrimonio culturale in Sicilia costituisce il ‘nocciolo duro’ di una strategia di sviluppo credibile, che può dare già nel medio periodo risultati positivi in termini di reddito e occupazione”.
Ai lavori ha preso parte il il dirigente generale del dipartimento Mobilità Vincenzo Falgares.