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Sicilia. Fiera internazionale di Cartagine, Il presidente Crocetta incontra il premier e l’intero governo della Tunisia.

In occasione della fiera internazionale di Cartagine il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta ha parlato delle iniziative comuni per lo sviluppo della Tunisia e della Sicilia.

foto 2 (5)Tunisia, 28 ottobre 2015 – E’ stata inaugurata oggi alle ore 11 della fiera internazionale di Cartagine.  Alle 10:30, prima del taglio del nastro, il presidente della Regione siciliana è stato ricevuto dal Primo ministro del governo tunisino Habib Essid, alla presenza del Consiglio dei Ministri. Si è discusso delle iniziative comuni per lo sviluppo della Tunisia e della Sicilia nel campo della cooperazione sociale, economica e culturale.
“Si è parlato anche dei problemi dell’immigrazione. La Sicilia – ha detto il presidente – apprezza molto il ruolo di controllo che svolge la Tunisia ai fini della lotta all’immigrazione irregolare e la Tunisia l’accoglienza siciliana”.
Numerose le imprese siciliane presenti nei settori dell’agricoltura, dell’industria, della pesca e della nautica.
“Il padiglione della Sicilia – continua Crocetta – è uno dei più grandi dell’Expo ed apre la fiera, come segno tangibile dell’attenzione che la Tunisia dà alla nostra regione. Sono previsti incontri con altri ministri, per discutere specifiche problematiche nel campo della cooperazione, dell’agricoltura e del turismo. La Tunisia – aggiunge il governatore – sta facendo un grande sforzo per isolare ogni forma di integralismo, lavorando allo sviluppo della democrazia. E’ interesse dell’Europa, come ha affermato l’alto rappresentante dell’Unione europea Mogherini nell’ultimo incontro avvenuto a Bruxelles per il comitato delle regioni, di sviluppare una politica non solo statale, ma di collaborazione tra regioni e comuni. La Regione siciliana, sta elaborando un programma da portare avanti in tutti i settori produttivi, sia per per favorire lo sviluppo della Sicilia e delle regioni del Mediterraneo, attraverso anche l’utilizzo dei fondi previsti nella programmazione europea, sia per internazionalizzare le nostre imprese e – conclude Crocetta – lavorare a una politica di cooperazione e pace”.
Ilaria Greco
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