Si ferma davanti a Djokovic la bella avventura tennistica di Salvo Caruso al Roland Garros di Parigi.- L’inizio di una nuova stagione.
E’ fatta. Per adesso l’avventura di Salvo Caruso al Roland Garros si è conclusa. Sarebbe, però, riduttivo dire semplicemente che i pronostici per l’incontro del terzo turno della parte alta del tabellone fra il numero uno Novak Djokovic e l’intraprendente tennista avolese, sono stati rispettati. Sicuramente si va avanti rispettosi delle sostanziali differenze del tabellone, ma l’incontro di oggi è stato indicativo di tante cose. La prima è che Salvo c’è. Come atleta, come tennista, sia a livello tecnico che fisico. Il problema è che deve acquisire ancora le esperienze delle alte classifiche senza timori. Oggi è rimasto intimidito dalla forte esperienza del serbo e, poche volte, è entrato nel gioco vero. Quando l’ha fatto, in pochi games, ha dimostrato di poter competere anche col numero uno al mondo. Poche volte è entrato in palla esprimendo quel gioco che, nelle partite migliori che ha disputato, lo hanno visto vincente anche con tennisti di “rango”. Il punteggio maturato in due ore e sei minuti di partita: 6-3, 6-3, 6-2, dà l’idea della vittoria e della differenza fra i due tennisti. Sempre concentrato e attento al punteggio “che conta” Djokovic, poco esperto nel piazzare le prime palle e al gioco dell’avversario Caruso. Se la differenza atletica poteva giocare qualche punto a favore del tennista avolese, l’esperienza, la continuità e potenza di gioco espresso dal serbo erano altra cosa. Un incontro che è servito sicuramente molto a Salvo anche per tanti aspetti inediti che si è trovato di fronte. Il campo immenso e affollato del Roland Garros, la soggezione verso un tennista quasi imbattibile, la convinzione di non farcela maturata dopo ogni game perché non si è mai trovato in vantaggio e altri aspetti hanno, per certi versi, bloccato l’iniziativa di Salvo che ha quasi sempre subìto il gioco, reagendo in poche occasioni e senza una strategia complessiva: poche le smorzate e gli attacchi col dritto spesso impreciso, tre soli scambi sotto rete con l’avversario (tutte a suo favore). Esperienze che gli serviranno in ogni caso per gli incontri futuri. Salvo c’è. Questo è importante. Avrà nuove possibilità nei prossimi mesi e anni di giocare e vincere di più. Sappiamo che in Italia, in Sicilia, ad Avola c’è un nuovo campione da seguire con entusiasmo nei suoi prossimi match con i migliori tennisti del mondo. Si è chiusa oggi una prima e bella parentesi nel modo migliore. Altre e più belle se ne apriranno da domani. Lo aspettiamo qui per festeggiare le sue prime importanti vittorie in uno dei quattro tornei più importanti al mondo. Bravo Salvo !