Sequestro di una discarica abusiva di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi
Continua in modo incessante la quotidiana attività di controllo della Polizia provinciale, finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati ambientali, con particolare riguardo allo smaltimento illegale di rifiuti speciali lungo la rete viaria provinciale.
Nelle ultime ore, in contrada Grottone–Carancino, proprio al confine territoriale tra i Comuni di Siracusa e Priolo Gargallo, area antistante i Monti Climiti (catena collinare posta a nord-ovest di Siracusa che rientra tra i siti di interesse comunitario della Sicilia) è stata individuata e sottoposta a sequestro preventivo, una vasta area in passato destinata a cava estrattiva mineraria di pietra ed inerti, dall’estensione secondo i rilevi catastali di quasi otto ettari di cui almeno 4000 mq. adibiti a smaltimento illegale di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.
All’interno delle cavità artificiale, dove sono presenti numerose incavature e diversi crepacci a forma irregolare, distante dal centro abitato di Belvedere poco più di tre chilometri, a cui si accede percorrendo un sentiero con un varco ricavato lungo il muro a secco che costeggia la strada provinciale n. 25. Ignoti, dopo aver scardinato il lucchetto corazzato che chiudeva la sbarra in ferro del tipo a bandiera, posizionata a tutela del diritto di proprietà, con azioni reiterate nel tempo e l’ausilio di mezzi meccanici, hanno realizzato una “imponente discarica abusiva” dove sono stati smaltiti ingenti cumuli di Rifiuti speciali pericolosi: consistenti in centinai tra onduline e serbatoi in eternit, resi friabili dall’usura del tempo o frantumati; pertanto ancora più pericolosi per il rilascio in atmosfera di particelle di amianto; Rifiuti speciali non pericolosi: di granulometria variabile, in parte perfino interrati o viceversa occultati dalla vegetazione spontanea come: scarti di calcinacci, intonaco, miscugli o scorie di cemento e cartongesso, mattoni e piastrelle rotte, materiale lapideo, tondini in ferro, residui di tubi corrugati, tubi passacavi elettrici rigidi in pvc, polistirolo, guaina per edilizia, ritagli in legno, vetro, plastica, porte ed infissi in legno e pneumatici.
RAEE (rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche): computer, monitor, vecchi televisori con schermo a tubo catodico e frigoriferi.
Rifiuti solidi urbani non differenziati: contenuti all’interno di grandi sacchi in plastica, scarti vegetali e beni durevoli d’arredamento, nello specifico divani, sedie e materassi.
Sono in corso ulteriori indagini, al fine di risalire, mediante l’esame dei rifiuti, agli autori del reato.