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Scioglimento per mafia del Comune di Avola e la questione morale della Meloni?

Giorgia Meloni ha più volte sollevato la questione morale sulle liste alle Elezioni europee, non accorgendosi o non informata della questione Avola. La notizia che il prefetto di Siracusa Luigi Pizzi, ai sensi dell’art. 143 del D.Lgs. 267/2000, a seguito delega da parte del Ministro dell’interno, ha inviato gli ispettori prefettizi per verificare eventuali infriltrazioni mafiose o similare nella amministrazione cittadina che possano compromettere il regolare andamento delle attività dell’amministrazione di Luca Cannata, candidato nelle liste di Fratelli d’Italia, ha lasciato tutti di stucco, compreso il primo cittadino, stupito per tale provvedimento.

Ci chiediamo se Giorgia Meloni era a conoscenza della situazione di Avola? Se era a conoscenza della chiusura di indagini che lo scorso aprile ha visto indagati 18 persone tra amministratori, imprenditori e politici tra cui anche Cannata. Intanto la stessa leader di Fratelli D’Italia non ha ancora rilasciato dichiaraizoni rispetto a quanto sta accadendo nel comune del siracusano dove la stessa Meloni doveva effettuare un tour, che probabilente per ovvi motivi non farà. Gli ispettori prefettizi, insediatosi ieri, stanno raccogliendo tutti gli elementi per verificare eventuali infiltrazioni di natura criminosa o mafiosa al Comune di Avola. Tra lo stupore del vice-sindaco Massimo Grande che non riusciva a spiegarsi il perché di tale azione della prefettura come se non sapesse della chiusura di indagini da parte della magistratura siracusana per i lavori al Borgo Marinaro di Avola.

Gli stessi ispettori prefettizi avranno tempo 3 mesi per verificare quanto necessario e relazionare al Ministro dell’Interno sulla vicenda Avola.

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