Sanità Noto: CasaPound punta il dito contro il sindaco Bonfanti e afferma: “Commissione speciale per la sanità, ovvero le lacrime di coccodrillo di una politica incapace”
Duro l’attacco dei referenti di CasaPound di Noto alle amministrazioni comunali e regionali che dal 2002 ad oggi si sono susseguite con il risultato di far chiudere l’ospedale Trigona di Noto. Un duro e diretto attacco anche al sindaco Corrado Bonfanti che ha istituito una commissione speciale sulla sanità che, secondo i referenti di CasaPound, non ha alcuna forza politica.
“Per dare una corretta valutazione al processo che, di fatto, ha scritto la parola fine alla secolare tradizione ospedaliera della città di Noto, dovremmo ripercorrere a ritroso le scelte scellerate delle trascorse amministrazioni locali e regionali dal 2002 ad oggi, quando in piena amministrazione Accardo, ben 5 reparti furono trasferiti dal Trigona al vicino presidio ospedaliero di Avola senza colpo ferire. Pur condannando l’inettitudine politica della nostra vecchia classe dirigente, inadatta a tutelare l’istituzione cittadina dai continui tagli alla sanità pubblica, oggi desideriamo porre l’attenzione sull’attuale amministrazione Bonfanti, rea di aver mentito alla città sull’impossibile mantenimento dell’ospedale di Noto. D’altronde su questa menzogna, l’attuale sindaco si è giocato la partita per la sua riconferma a palazzo Ducezio. Oggi, i complici del disastro, moralmente impuniti e consapevoli delle loro responsabilità vorrebbero “incantare” la città con una battaglia persa in partenza, delegando la salvezza dell’ospedale ad una commissione consiliare priva di forza politica, della serie: “mi indigno, mi impegno e con grande dignità getto la spugna.” CasaPound ha intenzione di smascherare il subdolo tentativo di voltare pagina sulla questione, chiamando moralmente sul banco degli imputati gli inconcludenti amministratori che hanno portato allo smantellamento dell’ospedale, ulteriore tessera sottratta ad un mosaico sociale reso informe” si legge nella nota di CasaPound Noto.