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|VIDEO| Regione: approvato il ddl sui forestali e sul CIAPI. I forestali contenti, ma solo in parte

Dopo una giornata convulsa, cominciata in Commissione Bilancio a mezzogiorno e che è proseguita, quasi ininterrottamente, fino alle 20:30, ieri l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato il Disegno di Legge con il quale vengono stanziate le risorse per i forestali e per il personale del CIAPI, che consentiranno ai forestali di completare le giornate lavorative di legge
Un milione di euro sono le risorse destinate al CIAPI, mentre 18 milioni di euro sono destinati ai lavoratori della forestale a cui si aggiunge un ulteriore finanziamento di 4 milioni e mezzo di euro per completare le giornate lavorative. Il DDL attinge, dunque, dal bilancio regionale in totale 22,5 milioni.
“Si conclude quindi, felicemente, – ha dichiarato l’On. Vinciullo, Vicepresidente vicario della commissione Bilancio e Programmazione all’ARS, – anche un’altra vicenda difficile da affrontare, senza la presenza, né in Aula né in Commissione, del Governo, e questo forse semplifica la vita politica siciliana, quando il Governo non è presente le soluzioni si trovano e i problemi vengono positivamente affrontati”.
Ma cosa ne pensano i forestali, che stamattina hanno occupato ad oltranza l’Azienda Forestale Provinciale di Catania? “Siamo contenti – dice Maurizio Grosso, segretario generale del SIFUS – tuttavia, questi fondi rappresentano solo una parte di quella complessivamente necessaria, ed in ogni caso, saranno disponibili tra una ventina di giorni. I fondi che mancano ai forestali per riprendere immediatamente a lavorare sono legati alla fortune dei 70milioni dei fondi PAC. Infatti, dei fondi Pac, solo 14 milioni sono già disponibili e li stanno utilizzando in altre province. I restanti 56 milioni sono bloccati: 20 milioni all’Assessorato al Territorio e 36 milioni alla Ragioneria dell’Assessorato Agricoltura e devono ancora essere esitati dalla Giunta.” Senza andare troppo per le lunghe, Grasso taglia corto e chiede di far riprendere immediatamente il servizio ai forestali licenziati e sospesi “in quanto,- spiega – per completare le giornate di legge, gli restano da effettuare circa 50 giornate lavorative e (togliendo i festivi) rischiano di non farcela entro il 31 dicembre”.

Ilaria Greco

 

 

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