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Referendum, Piero Pelù: “15 milioni di italiani sono sempre pronti a fare disobbedienza civile!”

“15 MILIONI di Italiani sono sempre pronti a fare DISOBBEDIENZA CIVILE nonostante i diktat e le bugie della dittatura fintopacioccona dell’ex-re e del boy-scout-di-gelli. Cavalchiamo il drago, sempre!”. Questo il commento del grande cantautore fiorentino Piero Pelù a poche ore dal referendum sulle trivelle che, come noto, non avendo raggiunto il quorum, risulta nullo. La frase, che lascia trasparire un po’ di amaro in bocca, è stata posta a commento di una foto postata sul suo profilo Facebook ufficiale, dove, con un’espressione a metà tra il disappunto e le speranze per un futuro, mostra un drago in plastica.

“Abbiamo dato comunque un segnale fortissimo e loro lo sanno”, aggiunge il leader del mitico gruppo dei Litfiba, rispondendo ai numerosi commenti di disappunto e delusione dei tanti fan che seguono la sua pagina. E a chi, provocatoriamente, gli chiede: “quando fai i tour, i mezzi che usi per gli spostamenti, a cosa sono alimentati?”, lui risponde: “la nostra dipendenza dagli idrocarburi (io uso gpl) è dettata proprio dalle multinazionali del greggio. Ibride, elettriche e idrogeno esistono ma non esistono stazioni di servizio qui in Italia”.

Diverso l’umore del cantante ieri, quando, ancora carico e fiducioso, armato di documento e tessera elettorale, invogliando tutti i suoi seguaci a fare altrettanto, scriveva: “PRETENDI I TUOI DIRITTI per primo quelli scritti. Vamos Don Chisciottes!”, citando un’espressione della canzone Il dinosauro, del mitico album Terremoto13051558_1168230986521687_5454517600747232308_n

Il famoso rocker nei mesi precedenti al voto si è battuto molto a favore del sì. Del resto, conoscendo la sua propensione per le tematiche ambientaliste e pacifiste, c’era da aspettarselo. Alcuni giorni fa è anche spuntato sulla prima pagina de Il atto Quotidiano con il suo appello: “Io non obbedisco: tutti a dire sì, stop alle trivelle”, anche in questo caso utilizzando un’espressione cara al suo repertorio (non obbedisco).13001109_1166964809981638_5819551162887868639_n (1)

Il Piero nazionale ha anche partecipato ad un video realizzato da Greenpeace dove vari artisti, tra cui oltre a Piero Peù anche i comici siciliani Ficarra e Picone, l’attrice Claudia Gerini e tanti altri, hanno invitato i cittadini italiani a votare sì per fermare le trivelle in mare. Appello che non è stato accolto: ha vinto il no, o meglio l’astensionismo, hanno vinto Renzi e Napolitano che hanno invogliato gli italiani a restare a casa. Contro il premier e l’ex presidente della Repubblica è arrivata, direttamente dal Salento, la controffensiva: proprio oggi, infatti, è arrivata formale querela da Francesco Santantonio, un imprenditore sessantenne di Torre Suda, nel Leccese: “Abusando della loro funzione – ha spiegato – hanno esortato pubblicamente il popolo italiano, attraverso televisione e stampa nazionale, all’astensione dal referendum del 17 aprile”. Anche il comitato NO TRIV ha annunciato che presenterà ricorso. 

Ilaria Greco

 

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