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Question time sull’arsenale di Augusta. Zappulla: “Governo rassicura, ma generico e contraddittorio”

Il Componente della Commissione Lavoro della Camera: “Rassicurazioni sul futuro dell’Arsenale Civile di Augusta ma ancora troppo vaghe, generiche e contraddittorie”

Siracusa, 20 maggio 2016 – “Nella giornata di ieri, attraverso lo strumento del question time, il Ministero della Difesa – nella persona del sottosegretario, Gioacchino Alfano – ha risposto all’interrogazione del deputato Pippo Zappulla avanzata due mesi addietro per chiedere ragione del lento ma evidente depauperamento e impoverimento tecnico, professionale e occupazionale dell’Arsenale Civile di Augusta.

Con la stessa interrogazione, infatti, il deputato denunziava il declino dello stabilimento di Augusta frutto del combinato disposto dello spostamento in altre strutture di importanti lavorazioni e dell’impoverimento dell’organico relativamente ad alcune figure tecniche. “Una condizione davvero paradossale – dice Zappulla – alla luce degli investimenti realizzati con il Piano Brin con cui si sono adeguate, migliorate e potenziate le officine  e le strutture. Ho chiesto di capire quale progetto ha per Augusta il Ministero considerato che l’Arsenale ha rappresentato per l’intera comunità un punto di forza sul terreno produttivo, occupazionale ed economico. Perderlo, o vederlo pesantemente ridimensionato come sta accadendo da anni, è un prezzo che la città di Augusta e l’intera provincia  non  possono e non vogliono permettersi. Ho spiegato al rappresentante del governo che la vertenza è talmente importante che ha visto convocare dalle organizzazioni sindacali aziendali e provinciali di categoria e confederali una assemblea pubblica alla presenza dei parlamentari nazionali e regionali e dello stesso Sindaco della città.

La risposta del Ministero – continua Zappulla –  tende a rassicurare sulla volontà del Governo di volere puntare ancora su Augusta come uno dei punti strategici del suo insediamento. Pur non nascondendo la riduzione di bilancio che ha interessato la Difesa negli ultimi anni “si prevede tuttavia un incremento dei carichi di lavoro derivante da ridislocazione di ulteriori Unità Navali maggiori e dall’incremento delle attività internalizzate sia come tipologie delle stesse che in termini quantitativi”.

Sulle garanzie occupazionali il Ministero conferma il ruolo essenziale del personale civile che continuerà ad operare allo scopo di garantire nel tempo il mantenimento delle specificità dello stabilimento di lavoro. “Quanto all’aggiornamento professionale – dice il rappresentante del governo – è in fase di formalizzazione un accordo di collaborazione con la regione siciliana anche ai fini di realizzare progetti formativi a favore del personale della Difesa e per la sua riqualificazione professionale.”

In merito alla necessità di integrare e potenziare gli organici di personale tecnico la risposta del Ministero fa riferimento al dl 212 del 2011 con cui il Ministero della Difesa  riserva alle assunzioni del personale appartenente ai profili tecnici il 60% delle assunzioni.  Facendo riferimento ad un piano delle Forza armata per individuare il numero minimo di profili tecnici strettamente necessario per il mantenimento delle attuali capacità dello stabilimento di lavoro.

Queste assunzioni si dovrebbero ovviamente attivare secondo le norme in materia di assunzione nel pubblico impiego.

“In conclusione, dunque, mi sono dichiarato ancora largamente insoddisfatto delle risposte ricevute – continua il deputato del PD – perché, pur puntando chiaramente  a rassicurare. le risposte nel merito rimangono, a mio avviso, generiche ed aleatorie. Non si capisce infatti come e quando si vorranno effettuare le assunzioni necessarie del personale tecnico alla luce delle norme che allo stato bloccano il turn over; mentre sembra quasi paradossale inoltre fare riferimento al mantenimento delle attuali capacità dello stabilimento di lavoro alla luce del fatto che allo stato le officine per esempio rimangono per lo più inutilizzate proprio per mancanza non solo di carichi ma soprattutto delle figure tecniche man mano poste in quiescenza e non integrate. Ho chiesto quindi, al Ministero ulteriori momenti di verifica e migliori e più dettagliate informazioni e garanzie. Impegno che è stato assunto.

Nel frattempo rimane, a mio avviso, assolutamente aperta la vertenza Arsenale Civile di Augusta – conclude Zappulla – considerando questa  una prima timida, parziale e contraddittoria risposta”.

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