Priolo: i fenicotteri rosa rischiano di morire. Ordinanza del sindaco
I fenicotteri rosa, simbolo delle Saline di Priolo, rischiano di morire. Il sindaco firma ordinanza per aumentare il livello dell’acqua.
Priolo Gargallo, 27 luglio 2015 – I pulcini dei fenicotteri rosa, nati a giugno nell’area delle Saline di Priolo, rischiano di morire per l’abbassamento dei livelli dell’acqua a causa del gran caldo di questi giorni. L’SOS è stato lanciato dalla Lipu, che gestisce la riserva, ed è stato subito raccolto dall’amministrazione comunale. Il sindaco, Antonello Rizza, ha, così, firmato un’ordinanza con la quale la centrale Enel, che confina con la riserva, è autorizzata a pompare acqua di mare all’interno delle saline, in maniera da riportare i livelli di sicurezza. L’Enel, dal canto suo, ha già predisposto le tubazioni fino al confine delle saline, in attesa delle analisi dell’Arpa, che darà il nulla osta definitivo. Così, nel volgere di un paio di giorni, comincerà ad arrivare l’acqua fondamentale per la sopravvivenza dei fenicotteri. I pulcini a rischio sono 51, nelle attuali condizioni avrebbero avuto al massimo 10/15 giorni di vita. Mentre sono 130 i fenicotteri adulti, attualmente, stanziali a Priolo.
“Le saline sono un sito di interesse nazionale ed europeo – spiega il sindaco, Antonello Rizza – per disporre qualunque azione, di conseguenza, sarebbe stato necessario il nulla osta del Ministero dell’Ambiente. Ma, vista l’emergenza, dopo avere interpellato la prefettura (che, comunque, si è dichiarata incompetente per l’intervento), abbiamo scelto di assumerci questa responsabilità. Il sindaco, in casi come questi, rappresenta, infatti, l’unica autorità che può tecnicamente prendere delle decisioni. D’altra parte, per noi, amministrare vuol dire anche fare scelte, a volte difficili, ma sempre nell’interesse della collettività. I fenicotteri rosa sono un po’ il simbolo del lavoro che stiamo svolgendo a Marina di Priolo, rappresentano quell’equilibrio ambientale nel cuore del polo petrolchimico per il quale da anni ci battiamo”.
“E poi pensate all’immagine negativa di Priolo nel mondo – conclude il sindaco Rizza – se avessimo consentito che uccelli simbolo come i fenicotteri fossero stati lasciati morire d’inedia a causa di un problema burocratico legato all’attribuzione delle competenze”.
“L’arrivo dei fenicotteri rosa è stato il coronamento di 15 anni di lavoro per portare l’area ad un buon equilibrio bio marino – aggiunge Fabio Cilea, direttore della riserva Saline di Priolo – si tratta di uccelli molto delicati ed esigenti, hanno bisogno di acque pulitissime, di molto cibo e di livelli ottimali degli acquitrini in cui vivono. Un habitat, quindi, che rappresenta anche un importante indicatore del benessere ambientale delle aree circostanti. Quando abbiamo lanciato l’allarme l’Enel si è detta subito disponibile per l’intervento, ma c’era un problema autorizzativo che, adesso, è stato risolto grazie al Comune di Priolo”.
“I fenicotteri non sono dei veri e propri migratori, sono dediti, più che altro all’erratismo, cioè si spostano da un’area all’altra, durante tutto l’arco dell’anno, sempre alla ricerca dell’habitat ottimale – conclude Cilea – così i nostri attuali “ospiti” si muovo tra il Nord Africa, le saline di Trapani e Priolo. E questa colonia, se riusciamo a mantenere gli equilibri di quest’anno, è destinata a crescere sempre di più”.