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Pasqua col botto ? – Un regalo dalla Cina, arriva Tiangong 1 e la Sicilia e’ nella linea di impatto

I calcoli ora si fanno sempre più precisi. E scopriamo non solo che siamo al centro della traiettoria ma anche il giorno e l’ora dell’impatto sulla terra della stazione spaziale cinese Tiangong – 1.

Sia ben chiaro, per non creare falsi allarmismi, la percentuale è solo dello 0,2% delle possibilità. Ma è vera. Secondo la nota diffusa stamani dall’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’informazione ‘A. Faedo’ del Cnr, l’impatto sulla terra della stazione spaziale Tiangong-1 è previsto per il 1° aprile, giorno di Pasqua, alle 10.25, ora di Greenwich, dunque le 11.25 in Italia e potrebbe interessare una sezione dell’Italia, in particolare la zona compresa tra l’Emilia Romagna e Lampedusa. La Sicilia e’ proprio in mezzo.

Nella nota viene illustrato in che modo avverrà il rientro, quali sono i rischi e dove potrebbero finire i frammenti. Ma né la traiettoria esatta del rientro né il punto d’impatto sono però ancora certi.

Solo nella notte di sabato prossimo, verso l’una e trenta, e cioè 36 ore prima della caduta si avranno maggiori informazioni sull’area che potrebbe essere interessata.

Nel caso venisse riconfermata l’Italia scatterà un preavviso attorno ai 40 minuti sull’eventuale impatto.

Tiangong-1 è stata la prima stazione spaziale cinese, lanciata in orbita il 29 settembre 2011.

Il Centro di controllo a terra, purtroppo, il 16 marzo 2016, ha perso la capacità, di comunicare e impartire comandi al veicolo spaziale.

Nei due anni trascorsi da allora, Tiangong-1 ha perciò perduto progressivamente quota e domenica precipiterà sulla Terra senza controllo, non potendo essere più programmata un’accensione dei motori per un rientro guidato.

Per Tiangong-1 i rischi potenziali sono di due tipi: meccanico e chimico. Il rischio meccanico è quello derivante dall’urto di frammenti massicci a elevata velocità con veicoli in movimento, strutture vulnerabili e persone all’aperto. Quello chimico dipende dal fatto che, sulla base delle nostre stime, dovrebbero trovarsi ancora a bordo, non sappiamo se allo stato liquido o solido, circa 230 chili di tetrossido di azoto e 120 chili di monometilidrazina, sostanze molto tossiche.
Difficile che ne arrivi a terra anche una piccola frazione, ma una contaminazione residua di alcuni frammenti non può essere completamente esclusa a priori, per cui, nel caso qualcuno si imbattesse in uno di essi, sarebbe prudente non avvicinarsi, evitare qualsiasi contatto, tenere lontani i curiosi e limitarsi ad avvertire le autorità.

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