(Video) Pachino e Siracusa: due casi di stalking nel giro di un fine settimana
Ci risiamo! Ancora altri casi di stalking, ben due nell’arco di un fine settimana nella nostra zona. E ancora una volta a subirne le conseguenze le donne! Uno dei due casi è avvenuto nella giornata di ieri a Pachino. Si tratta dell’ennesimo caso di violenza familiare in cui, ancora una volta, a subire è una donna colpevole solo di aver deciso di non stare più con un uomo. Probabilmente in questi casi non è una questione di legame affettivo, bensì di possessione che si tramuta in aggressione, verbale e a volte anche fisica. In questo caso c’era anche di mezzo una bambina, vittima indifesa di una situazione ormai divenuta insostenibile. Non dimentichiamo, infatti, che quando una coppia si separa, i primi a soffrirne sono sempre loro, i più piccoli, sballottati da una parte all’altra come fossero dei pacchi postali, passando di mano in mano a chi prima arriva a prenderli a scuola. Lui, Luca Matarazzo, 22 anni, non avrebbe preso di buon grado la separazione da lei e avrebbe allora continuato ad importunarla con telefonate, anche minacciose, e appostamenti sotto casa. Ieri l’ennesima discussione: il ragazzo, già noto alle forze dell’ordine, era andato a prendere la figlia per passare qualche ora con lei; ha poi deciso di non riportarla dalla madre, che sarebbe stata aggredita per l’ennesima volta. Di fronte alle nuove parole minatorie, la donna si sarebbe decisa a chiamare i carabinieri. Matarazzo avrebbe continuato ad aggredire la sua ex compagna con parole ingiuriose e minacce perfino di fronte ai militari dell’arma. E’ stato così arrestato in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia e posto ai domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa.
L’altro caso, avvenuto sabato a Siracusa, ha per protagonista un venticinquenne siracusano, invaghitosi di una ragazza che però non ricambiava le attenzioni. Il giovane (G.G. le iniziali) sembrava non farsene una ragione. Per lui l’oggetto del suo desiderio era un pensiero fisso. L’avrebbe pedinata per mesi, l’avrebbe perfino costretta a cambiare casa, decisione estrema, adottata dalla giovane per tentare di liberarsi di lui. Ma il giovane non si sarebbe rassegnato e avrebbe ancora continuato a ossessionare la ragazza con sms, chiamate e pedinamenti. La giovane, alla fine, non ce l’ha più fatta e si è rivolta alla polizia, cosa che però non è bastata a farlo desistere dal suo comportamento ossessivo. Ieri, l’epilogo. Il giovane sarebbe tornato ad appostarsi nei pressi del luogo in cui si trovava la donna, insieme ad un gruppo di amici. Quando se ne è resa conto, la ragazza ha chiamato il 113. Gli agenti, una volta giunti sul posto, lo hanno arrestato con l’accusa di stalking, e posto ai domiciliari.
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