Pachino: Il 12 aprile la città scende in piazza per dire “no” alla criminalità
Il 12 aprile 2018 la città farà sentire la propria voce contro gli atti criminali e vandalici subiti nelle ultime settimane dagli imprenditori agricoli. L’amministrazione comunale e il consorzio di tutela “Igp Pomodoro di Pachino” hanno avviato un tavolo di confronto a cui hanno subito aderito i rappresentanti del volontariato, imprenditori e commercianti, scuole, parrocchie e sindacati. All’iniziativa che vuole protestare contro il malaffare e la criminalità parteciperanno Apac, Associazione Commercianti, Anopas, Rotary, Cgil, Cia, Confagricoltura, Istituto Bartolo, Istituto Pellico, Libera, Misericordia e Cna.
L’iniziativa nasce dall’esigenza di porre l’accento su quanto accaduto ultimamente soprattutto nei confronti di aziende del comparto agricolo, danneggiate da atti intimidatori sino all’apice che è stato il rogo appiccato all’azienda Fortunato, la scorsa settimana. Questa mattina è previsto un incontro organizzativo, a cui ne seguiranno altri, in vista del 12, giorno in cui oltre ad una marcia pacifica si svolgerà un consiglio comunale aperto all’ex cinema Diana.
«Sentiamo il bisogno – ha dichiarato il sindaco, Roberto Bruno – di mettere insieme la nostra comunità per far fronte comune contro questi vili atti intimidatori che non solo rappresentano una minaccia per gli imprenditori colpiti direttamente ma mettono sotto scacco tutto il comparto agricolo e la nostra laboriosa e onesta comunità. Non consentiremo a nessuno di destabilizzare il quieto vivere civile della nostra città. Per questo faremo fronte comune, dicendo “no” e riponendo tutta la nostra fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura».
«Come Consorzio abbiamo ritenuto doveroso promuovere questa iniziativa che mira a coinvolgere l’intera cittadinanza – ha dichiarato il presidente del consorzio Salvatore Lentinello – Bisogna dare atto al Sindaco di aver risposto immediatamente al nostro appello, dimostrando sensibilità verso la problematica che abbiamo sollevato».