Ottenevano false patenti di guida all’estero e le convertivano in Italia: denunciati 24 extracomunitari
Patenti false per la “conversione”. La Polstrada di Siracusa ha portato a termine un’operazione di polizia Giudiziaria monitorando alla Motorizzazione Civile l’iter amministrativo per il rilascio di patenti estere. Sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria ben 24 cittadini stranieri per il reato di falsità in atto pubblico, i quali avevano ottenuto, previo loro esibizione di una patente di guida estera falsificata, la conversione, un medesimo titolo di guida italiana perfettamente in regola.
In particolare, l’attività investigative scaturisce dall’esigenza di monitoraggio di “reiterati casi” di richieste di conversione di patenti di guida “apparentemente” rilasciate da Stati esteri per le quali il riscontro successivo ne acclarava la natura apocrifa delle medesime.
Nel mese di gennaio del 2016, la Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Siracusa comandata dal Sovrintendente Capo Corrado Paolo Sipara sulla base di precise direttive emanate dal Dirigente Antonio Capodicasa, intraprendeva accordi con il locale Servizio Provinciale della Motorizzazione Civile affinché, per ogni relativa pratica di conversione patente estera istruita, quest’ultimo ente trasmettesse la patente di guida, depositata dal richiedente, al fine di poter effettuare tutti gli accertamenti del caso, finalizzati alla verifica dell’autenticità dei medesimi documenti di guida.
Gli accordi bilaterali tra l’Italia ed alcuni paesi esteri permettono, infatti, a chi è in possesso di una patente rilasciata dallo Stato straniero, di potere convertire la patente estera in un’analoga patente italiana senza dover sostenere alcun esame, purché il richiedente risulti residente in Italia da non più di quattro anni ed abbia ottenuto la patente estera prima dell’ingresso nel nostro Paese.In base a tali accordi la patente di guida estera viene ritirata e restituita alle competenti Autorità, come di prassi.
L’indagine risultata non di facile gestione per la complessità dei controlli documentali ha portato a risultati positivi con i contestuali deferimenti all’Autorità Giudiziari di ben 24 cittadini extracomunitari, in prevalenza di cittadini dello Sri Lanka (12), del Marocco (6), della Tunisia (2) ed in ultimo solo in ordine temporale, cittadini tedeschi, con la particolarità di aver contraffatto due patenti di guida con lo stesso numero identificativo ed utilizzando materiali e sistemi di stampa non conformi a quelli previsti per i corrispondenti documenti autentici.
Gli accertamenti documentali venivano effettuati attraverso un accurato screening di primo livello da parte del personale della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione che una volta esaminate le patenti di guida estere trasmesse dalla Motorizzazione Civile ed individuate quelle ritenute non conformi agli Specimen previsti (campione o fac-simile) inoltrava le patenti di guida al Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica dove personale dell’Area Falso Documentale ne curava l’ulteriore minuzioso esame decretandone la natura apocrifa supportata dalle relative relazioni tecniche, tali da escludere l’ipotesi del falso grossolano, dato che il documento accertato contraffatto risulta essere stato di certo idoneo a trarre in inganno sia gli impiegati della Motorizzazione preposti alla trattazione delle pratiche di conversione delle patenti di guida estere.
Il meccanismo svelato dalle indagini ha permesso di appurare che diversi cittadini di diversa nazionalità, dai tunisini, marocchini, cingalesi ed in ultimo in ordine temporale cittadini tedeschi si erano avvalsi verosimilmente di qualche loro connazionale per ottenere una falsa patente di guida estera o il documento che ne attestava il possesso rilasciato apparentemente dal consolato estero in Italia, consentendo in questo modo di poter disporre di un documento “genuino” regolarmente rilasciato dalle autorità italiane sebbene non avessero il titolo.
Il proseguo della certosina attività investigativa della Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Stradale di Siracusa è finalizzata alla conduzione di un duplice obiettivo: da un lato dare una risposta all’esigenza della Motorizzazione di un supporto specialistico per verificare la genuinità dei documenti esteri loro sottoposti anche alla luce delle difficoltà riscontrate nel reperire le informazioni presso gli organismi nazionali emittenti; dall’altro rispondere alla necessità della Polizia Stradale di evitare il rilascio di patenti italiane, anche di categorie superiori (ovvero quelle necessarie per la guida di autocarri e autobus a titolo professionale) a persone non in possesso di requisiti e preparazione specifica con tutto quello che ne può conseguire a livello di sicurezza della circolazione.
“Simili condotte – commenta il Dirigente Capodicasa – vanno represse sul nascere prima che portino a gravi conseguenze; si è trattato di una operazione di polizia giudiziaria ma anche di prevenzione rivolta alla sicurezza stradale. Queste persone avevano un titolo che li abilitava pericolosamente alla guida di un veicolo pur senza conoscere le basilari norme del codice della strada italiano.