Nuova Edilcassa Sicilia: più tutela per i lavoratori delle imprese delle Costruzioni
Nasce in Sicilia Edilcassa 2.0 che vede assieme Confartigianato, Cna e Casartigiani per garantire una maggiore tutela del lavoro artigiano, delle micro e piccole medie imprese, al servizio del mercato delle costruzioni. Le associazioni più rappresentative degli artigiani hanno deciso di unire valori, energie ed esperienze per rappresentare, in modo più incisivo e qualificato, quella dimensione produttiva che, in Sicilia, è il motore trainante dell’economia. L’accordo è stato siglato questa mattina, a Palermo, nella sede di Confartigianato Imprese Sicilia, dalle tre organizzazioni datoriali di categoria, Confartigianato Anaepa, Cna Costruzioni e Fiae Casartigiani, alla presenza dei massimi vertici regionali delle rispettive sigle.
Un accordo che fa seguito ad un’intesa che è stata sottoscritta lo scorso aprile a Roma, nella sede nazionale di Confartigianato, dove era stata individuata una piattaforma unica per le politiche del lavoro e la bilateralità nell’Edilizia. Una scelta di un percorso comune che non era più possibile rinviare anche alla luce della crisi che il settore delle Costruzioni sta vivendo da tempo, con oltre 70 mila lavoratori in meno in nove anni ed investimenti in calo costante dal 2012 con una perdita di 1,5 miliardi di euro.
Le associazioni degli artigiani si impegnano, con questo accordo, ad arrivare alla nascita del nuovo contratto regionale delle imprese edili artigiane che darà benzina al settore, attraverso lo strumento della nuova macchina targata Edilcassa 2.0. Edilcassa è un ente bilaterale costituito al 50% da rappresentanti degli artigiani edili (Confartigianato Anaepa, Cna Costruzioni e Fiae Casartigiani) e per l’altro 50% dai rappresentanti dei lavoratori edili Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil. Il suo scopo è di salvaguardare gli interessi dei lavoratori, degli artigiani e delle piccole imprese siciliane.
“È arrivato il momento – dice Francesco Grippaldi, presidente regionale Confartigianato Anaepa – di lavorare insieme alle altre organizzazioni degli artigiani per portare avanti delle politiche del lavoro comuni e guardare avanti con gli stessi obiettivi. Che altro non sono che la tutela, la sopravvivenza e la rinascita dei lavoratori delle piccole imprese edili artigiane. Il settore delle Costruzioni va rilanciato a 360 gradi e dobbiamo rimettere in moto il mercato del lavoro. Obiettivi che possiamo raggiungere insieme partendo da un nuovo contratto regionale dell’edilizia, garantendo un sistema moderno, efficace ed efficiente”.
“Si apre una fase importante, sia in termini di rappresentanza che di peso specifico nel rapporto di forza, ma anche nelle interlocuzioni – sottolinea Luca Fabio Calabrese, presidente Cna Costruzioni Sicilia che esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto – parlare un solo linguaggio, attraverso uno strumento comune, ci renderà più credibili ed incisivi nelle legittime rivendicazioni a favore della categoria e per creare adeguati margini per ridurre i costi del lavoro, migliorare le prospettive occupazionali e liberare le risorse da destinare al welfare contrattuale integrativo. Ripartire è la parola d’ordine, una delle priorità deve essere la battaglia per la modifica del Codice degli Appalti, che sta paralizzando l’attività delle imprese”.
Le federazioni regionali delle tre organizzazioni plaudono all’iniziativa delle rispettive categorie delle Costruzioni, credendo fermamente che questa sia un’operazione strategica di rilancio del settore.