Noto. Torna la satira politica. Nuovo manifesto contro il sindaco Bonfanti e gli assessori Raudino e Terranova.
Noto. Prima da Babbo Natale, poi da Zorro. Adesso da “re nudo”. Questo è stato il trattamento riservato dai movimenti Noto Nostra, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noto Futura, al sindaco Corrado Bonfanti, preso di mira nell’ultimo manifesto in corso di affissione, con il quale una frange di opposizione ritorna sull’argomento “commissione d’inchiesta”. Presi di mira anche l’assessore alla Cultura, Cettina Raudino, e l’assessore al Turismo Frankie Terranova. E anche il Partito Democratico, alleato fedele di Bonfanti e definito come “campione di moralità”.
La storia è risaputa: i consiglieri di opposizione avevano richiesto l’istituzione di una commissione di inchiesta sulle somme spese in eventi e manifestazioni turistiche e culturali. In un primo momento, sembrava che la commissione avesse trovato senso di esistere, all’insegna della trasparenza. Poi, però, il consiglio comunale e la maggioranza di Bonfanti bocciò la proposta. Tra gli applausi del pubblico presente, con una semplice motivazione. L’opposizione non aveva trovato nessuna valida motivazione che spingesse i consiglieri di maggioranza a votare “sì”.
Da quel giorno, non se n’è più parlato. La vita politica in città è tornata a scorrere tranquilla. Il concetto di trasparenza e condivisione è ritornato d’attualità negli ultimi giorni, quando l’amministrazione ha teso la mano alle associazioni culturali per condividere le scelte programmatiche in vista della stesura del nuovo piano culturale cittadino. E così, ci ha pensato l’opposizione, a rompere le uova nel paniere e a sferrare un attacco nei confronti dell’amministrazione, con un manifesto che farà sicuramente discutere.
Oltre alle tre caricature, e a uno stendardo che ritrae il simbolo del Pd, le accuse non troppo velate sulla gestione economica degli eventi. Una, per esempio, sulla mostra dell’attrice Marisa Laurito, che a Noto è costata di più rispetto di quanto costò a Floridia.
Ottavio Gintoli
Nella foto, il manifesto in questione.