Noto

Noto, resoconto stagione estiva: i costi e i risultati

Al termine della stagione estiva e dopo i proclami di successo da parte dell’assessorato al turismo,
l’associazione Noto Futura, di cui fanno parte anche il consigliere Salvo Veneziano e Andrea
Falconeri, fa un analisi della stessa attraverso il suo portavoce Massimo Pelligra, esperto in ambito
turistico culturale.
“Abbiamo letto sulla stampa i risultati straordinari raggiunti dall’assessorato al turismo ma pur
prendendoli con le opportune cautele, visti anche i non entusiasmanti dati statistici nazionali e
regionali, con quale costi sono stati raggiunti? Da una nota circolante sembrano essere stati spesi
circa 760 mila euro, una cifra considerevole in ordine ai risultati raggiunti. Non ci sono dubbi che
l’affluenza di visitatori sia aumentata ma sarebbe meglio avere dati maggiori sulla permanenza da
parte di chi fa ricettività anche perché ci sono voci di contrasto con molti ristoratori delusi dalla
prima parte della stagione turistica. Se si analizzano i dati in possesso ed i costi sostenuti
dall’amministrazione per fare turismo e cultura probabilmente tocchiamo il milione di euro, forse
troppi anche perché molti degli eventi realizzati hanno avuto poca affluenza dimostrando poca
capacità manageriale nella scelta degli stessi. Un plauso di contro va fatto ai molti operatori turistici
che negli anni hanno saputo promuovere la nostra città ed il territorio raggiungendo buoni risultati
che ci devono fare lavorare ancora meglio e con sempre maggiore professionalità per migliorare in
tanti aspetti, dall’accoglienza, alle lingue straniere, fino ai prezzi che in determinati periodi
dell’anno sono fuori media con i nostri competitor locali e non, come al contempo altro merito lo
hanno le tante associazioni che con sacrificio, professionalità e capacità hanno dato risalto alla città
vedi per esempio gli artigiani locali, i musicisti o gli attori teatrali che hanno deliziato il pubblico
con ottimi eventi.

Più che fare proclami bisogna lavorare affinché si realizzino appropriati piani di marketing della
città lavorando al contempo alla migliore gestione della stessa in modo da essere meglio organizzata
sui molti fronti carenti: dai pochi ed inefficienti parcheggi, alla tutela della fondamentale zona
costiera, all’area esterna della stazione, alla mancanza di bagni pubblici fino ai tanti siti archeologici
e museali chiusi o limitati nella loro fruizione”.

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