Noto: L’unione degli studenti condanna la madre che ha minacciato la figlia gay. “Vogliamo un mondo dove si può decidere chi amare”
L’aggressione verbale e le continue minacce di una madre che non accettava la relazione omosessuale della figlia non sono passate inosservate. Molte le critiche e le condanne per un “rispetto dell’onore” che non si rispecchia più nella quotidianità.
La vicenda ha riguardato una giovane donna netina minacciata dalla madre addirittura di essere sfregiata con l’acido nel volto e che, per le persecuzioni, le ha fatto perdere anche il posto di lavoro.
Sulla vicenda sono intervenuti i referenti di Unione degli studenti che dichiarano: “I fatti della ragazza di Noto ci hanno fatto indignare, perché ancora, dopo tante battaglie fatte sul diritto all’amore, sul diritto alla libertà individuale, le nostre città e scuole sono piene di esperienze di omofobie e discriminazioni sessuali. Vogliamo un mondo dove ciascuno può decidere chi amare, vogliamo una scuola dove gli studenti possano vivere il proprio ambiente senza timore di esser discriminati per il proprio orientamento sessuale. Una scuola libera dai pregiudizi. Una scuola che educhi alle differenze, all’accettazione di sé e destrutturi il pensiero omofobo. Per una scuola libera da tabù e non etero normalizzata. Rivendichiamo questa scuola e la rivendichiamo ogni giorno perché bisogna partire dai luoghi della formazione per cambiare la società”.