Noto, donare gli organi dopo la morte è più facile. Bonfanti: “ Consapevoli di essere utili alla vita dei propri simili”
Noto, sulla carta di identità la decisione di donare gli organi in caso di morte.
Con la delibera di Giunta municipale diventa operativo attraverso la carta d’identità l’indicazione del consenso ovvero del diniego della persona cui si riferisce a donare gli organi in caso di morte. Successivamente i comuni trasmetteranno i dati relativi al consenso o al diniego alla donazione degli organi al Sistema Informativo Trapianti.
Esistono tuttavia varie modalità per accertare la volontà del paziente rispetto alla donazione. Si va dal Sit che viene consultato per ciascun soggetto potenziale donatore in stato di accertamento di morte cerebrale dai Centri Regionali Trapianto; oltre alla verifica dell’esistenza di una dichiarazione di volontà registrata nel Sit, il sanitario procede alla verifica del possesso di una dichiarazione scritta (tesserino blu, donor card, ecc.) da parte del soggetto stesso o dell’esistenza di una volontà dichiarata presso i famigliari. Ai sensi di legge risulta valida l’ultima dichiarazione di volontà resa in ordine di tempo.
A tutti i cittadini italiani è offerta la possibilità di dichiarare la propria volontà in materia di donazione di organi e tessuti dopo la morte. In Italia si applica, infatti, il principio del consenso o dissenso esplicito. . per chiarezza, le modalità previste dalla legge ad oggi prevedono la compilazione e la firma di un modulo presso la ASL di appartenenza. In questo caso la volontà è registrata nel Sistema Informativo Trapianti (SIT), accessibile in tempo reale dai medici del coordinamento trapianti in caso di possibile donazione. La sottoscrizione su un foglio libero la propria volontà, indicando i dati personali e apponendovi la data e la propria firma. Anche in questo caso, è necessario che questa dichiarazione venga portata sempre con sé. Altra modalità è la firma dell’Atto Olografo dell’Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule (A.I.D.O.). Grazie ad una convenzione del 2008 tra il Centro Nazionale Trapianti e l’A.I.D.O., queste dichiarazioni confluiscono nel SIT. Ed infine compilando e firmando il tesserino blu del Ministero della Salute o le tessere delle Associazioni di settore. Questa tessera deve essere custodita insieme ai documenti personali.
Queste modalità sono tutte pienamente valide ai sensi di legge. Va da se che tale passo rappresenta un baluardo in termini di progresso e sensibilizzazione civica per la nostra comunità di riferimento, che fa della città di Noto un nodo cruciale della rete solidale, come confermato dal sindaco Corrado Bonfanti che enfatizza l’iniziativa: “La nostra comunità è matura per esprimere formalmente la propria solidarietà nei confronti di chi ne ha bisogno. Ad esempio –continua il primo cittadino- i tantissimi e sempre in crescita donatori AVIS, la recente donazione di midollo sono esempi della scoperta della donazione come gratificazione della propria anima e come consapevolezza di essere utili alla vita dei propri simili”- conclude.
Dunque un’iniziativa dalla funzione taumaturgica.
Corrado Tardonato