NOTO, CORRADO CARUSO SI DIMETTE DALL’INCARICO DI COORDINATORE DI “FRATELLI D’ITALIA”
Mentre si serrano già le fila per la prossima competizione elettorale, le Amministrative 2016, tra poco più di un anno, arriva come un fulmine a ciel sereno la notizia delle dimissioni da coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia di Corrado Caruso. Giovane ma da oltre 30 anni con la tessera di un partito che, sebbene possa avere nel corso degli anni cambiato nome, ha sempre rappresentato la destra, i valori della destra italiana. Oggi questo partito si chiama “Fratelli d’Italia” e Corrado Caruso ne era coordinatore fino a pochissimi giorni fa quando si è dimesso dal suo incarico, comunicandolo al segretario provinciale, Spadaro, ed a quello regionale, Pappalardo, ed al proprio gruppo a cui ha consegnato la documentazione. “Eravamo ripartiti ancora una volta con tanto entusiamo e pronti a partecipare attivamente alla vita politica della città -ci dice Corrado Caruso-. Abbiamo iniziato i tesseramenti per l’anno 2015 e prossimo passo sarebbe dovuto essere un questionario che avremmo distribuito ai nostri concittadini per iniziare a capire di cosa la gente oggi sente più necessità, che risposte cerca dalla politica. In un contesto strettamente territoriale. Non che i grandi temi non ci interessino, anzi, ma la nostra comunità, che sta avendo un suo peculiare sviluppo (vedi aumento di attività ricettive e di ristorazione, legate troppo ad un esclusivo periodo dell’anno) ha necessità di dialogare con i propri amministratori e rappresentanti politici per palesare problemi ed esigenze”. Tutto comprensibile ed auspicabile ma per quanto riguarda Corrado Caruso, il suo impegno finisce qui: “Tutto quello che avevo auspicato per questo nuovo anno non si è rivelato condiviso – dice con evidente rammarico-, il modo di fare politica non è più aderente al mio perchè è un andazzo precario senza programmazione seria e soprattutto coerente sul territorio da cui sembra proprio scollata”. Queste le motivazioni alla base della sua scelta che dopo oltre 30 anni di impegno, la prima tessera la sottoscrisse a 14 anni, sicuramente non sarà stata fatta a cuor leggero. Chi lo conosce bene stenta ora ad immaginare una destra netina senza di lui e lui senza la politica, ma resterà a lungo fuori dalla scena? Chi vivrà vedrà.
Emanuela Volcan