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NOTO, CORI DI NO ALLO STABILIMENTO SULLA SPIAGGIA ELORO PIZZUTA

Dopo la presa di posizione del Consiglio Comunale di Noto, attraverso la conferenza dei Capigruppo, svoltasi ieri, ed in attesa della conferenza dei servizi, in programma in Città il 12 febbraio, oggi intervengono: l’Associazione culturale Sciami, Case sparse dell’Agro netino, l’Archeoclub, Notoambiente, Associazione Albergatori di Noto, Acquanuvena, Natura Sicula, e No Triv comitatino di Noto. Il coro è unanime: NO allo stabilimento balneare nella spiaggia Eloro-Pizzuta.”Sono passati quasi 4 anni da quando la città, dando un esempio di unità e determinazione, respinse le pretese della società By Blu che voleva occupare con uno stabilimento balneare metà della spiaggia Eloro-Pizzuta. -è scritto nel comunicato-. Il Consiglio Comunale all’unanimità respinse allora le pretese degli speculatori sostenuto e stimolato  dal contemporaneo NO della città contro l’occupazione di una delle poche spiagge libere rimaste, un NO chiaro, inequivocabile e definitivo espresso con una massiccia raccolta di firme.Una bella dimostrazione di una comunità che ha chiaro il proprio modello di sviluppo. Dopo quasi 4 anni  nuovamente la By Blu, in compagnia di qualche altro speculatore, è ritornata alla carica riproponendo lo stesso progetto di occupazione di metà della spiaggia Eloro-Pizzuta. La spiaggia, libera secondo il Piano Spiagge approvato da Consiglio Comunale ma non (ancora!) ratificato dalla Regione Sicilia, protetta da  vincolo archeologico e zona di massimo rispetto nel piano paesaggistico, è diventata, a causa dell’avanzamento del mare, ancora più strategica nel progetto di sviluppo della città. Noto  si è dato un  modello di sviluppo che prevede il riuso del costruito esistente, la fruizione per tutti i cittadini e per gli ospiti delle incomparabili bellezze del nostro territorio, la riscoperta dei sapori della nostra cucina, la cultura, il risparmio energetico.In questa prospettiva, che faticosamente perseguiamo, non c’è posto per speculatori piccoli e grandi  che badano solamente al proprio interesse a scapito della Bellezza, dell’Armonia, della Storia, della Cultura e quindi contro il modello di sviluppo della nostra comunità”. Il 12 febbraio, lo ricordiamo, si svolgerà a Noto la conferenza dei servizi con la società e tutti gli Enti preposti a definire la spinosa vicenda.

Emanuela Volcan

 

 

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