Noto, bizzarra idea: falchi per allontanare i piccioni dal barocco
di Sebi Roccaro
Noto. 10 gennaio 2016 – Verrebbe da ricordare il detto antico: ” a mali estremi estremi rimedi.” Cosa vuol dire? Ogni mezzo o azione è utile per alcune situazioni di particolare gravità. Il pericolo arriverebbe dai piccioni che potrebbero imbrattare, se non lo hanno già fatto, i palazzi e le case del barocco di Noto.
Il Comune scende in campo, o meglio sui tetti e “ingaggia” i falchi per allontanare il pericolo di ambrattamento da escrementi di piccioni dagli edifici del barocco netino.
Vi chiederete che ci azzeccano i falchi? Questo uccello è, infatti, il predatore per eccellenza dei colombi, un deterrente per tenerli lontani dai luoghi di permanenza.
Per eliminare il guano che imbratta case e monumenti il Comune adotta la «cura naturale» bird control. In alternativa, chissà? Si ricorrerà agli ultrasuoni? Intanto la soluzione sarebbe stata trovata. Non è il primo Comune che ha adottato tale sistema. Anche a Spoltore, Comune dell’Abruzzo si è pensato a la una alternativa del genere.
Se funzionasse, Noto avrà salvato la città dai continui imbrattanti “naturali”.
Una bizzarra idea che piace a molti tranne ai piccioni.