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Morgan chiude la XVIII del Cinema di Frontiera e LA MÉLODIE di Rachid Hami è il film vincitore

E’ stato Morgan a chiudere la XVIII edizione del Cinema di Frontiera che si è svolta, per tutta la settimana nel borgo marinaro di Marzamemi attirando migliaia di visitatori.

La serata finale è stata il momento delle premiazioni che ha visto vincere come miglior film LA MÉLODIE di Rachid Hami (Francia 2017, 102’). La giuria ha motivato così il premio: “Una commedia leggera ma con un messaggio serio che, raccontando gli sviluppi all’interno di una classe di ragazzi della periferia francese alle prese con le lezioni di violino, riesce a proporre importanti temi sociali di attualità, l’attraversamento delle frontiere e il superamento dei pregiudizi, attraverso il linguaggio universale della musica”.

Il miglior cortometraggio, decretato dalla giuria composta dalla produttrice Linda Di Dio, dall’attrice Elit Iscan e da Giuseppe Gambina dell’Anec, è Idris di Kassim Yassin Saleh (Italia 2017, 13’) “Per la rappresentazione diversa e originale dell’immigrazione, raccontata attraverso gli occhi di un bambino che ha vissuto il dramma del naufragio e che, nonostante tutto, riesce ancora a sorridere, sognare e sperare”. Il “Premio speciale della giuria” è andato invece a Salveger di Angelica Germanà Bozza (Italia 2018, 14’), “Per aver saputo raccontare, con delicatezza, la storia di una famiglia di origine curda, che affronta il dolore di una perdita, attraverso la “condivisione” di piccoli gesti d’amore nei confronti dei più deboli, con la speranza di “rendere il mondo un posto migliore”, al di là di ogni barriera politica, religiosa e culturale”.

Quest’anno, per la prima volta, la Presidenza della Camera dei deputati ha concesso un premio che è andato al film “Due piccoli italiani ” di Paolo Sassanelli (Italia/Islanda 2018, ’94) con questa motivazione: “Un film che racconta il viaggio picaresco di due fragili creature. Un “On the road” europeo che dal Sud dell’Italia si sposta in Olanda per poi raggiungere l’Islanda. Una storia, quella di “Due piccoli italiani”, che alterna tenerezza a pensieri profondi sul tema della diversità e la malattia. Una favola poetica contemporanea, che attraverso le avventure dei suoi protagonisti ci dimostra che la “frontiera” più difficile da superare per ciascuno di noi sia quella interiore”.

Come da tradizione, sul palco di piazza Regina Margherita, è stato consegnato anche il premio Città di Pachino che il sindaco Roberto Bruno ha concesso al regista Mohammed Soudani.

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