MelilliProvincia di Siracusa

Melilli, riunione sull’istituzione del Parco degli Iblei

Melilli – Interessante e proficua ai fini della rilevazione di unità di intenti tra i partecipanti, la riunione indetta dall’architetto Salvo Cannata, Presidente del Consiglio Comunale di Melilli, e dal sindaco Giuseppe Carta per discutere sulla correttezza delle modalità procedurali nella costituzione del Parco degli Iblei. Un parco dalla dimensione territoriale davvero estesa. Circa 160.000 ettari che con diverse percentuali, coinvolge tre provincie regionali: Ragusa, Catania e Siracusa e che, nello specifico il territorio del Comune di Melilli ne viene interessato per circa il 60%. Un progetto che nasce nel lontano 2006 ma che solo da tre mesi, dopo un lungo periodo di fermo riprende velocità e in tempi strettissimi se ne chiede l’approvazione agli Enti territoriali interessati. Alla riunione/dibattito di ieri, presieduta dal Presidente del Consiglio hanno offerto il loro valido contributo: Vincenzo Parlato, nella duplice veste di Sindaco di Sortino e Presidente dell’Unione dei Comuni “Valle degli iblei”, l’ing. Amore del Cutgana, la dott.ssa Vaccaro del Genio Civile, l’arch. Pedalino quale presidente dell’INBAR, oltre alle associazioni ambientaliste, arcicaccia, ancicaccia, liberi professionisti (ingegneri, architetti, archeologi, periti agrari) e rappresentanti delle contrade sparse interessate dalla perimetrazione del parco. Tutti gli intervenuti pronti ad affermare con forza che il tempo dato dal commissario del Libero Consorzio Comunale per presentare osservazioni o opposizioni al progetto non permette ad oggi di fare valutazioni approfondite anche in presenza di scarsa documentazione a supporto e non consente di giustificare l’esistenza di una possibile valenza di sviluppo economica sia essa reale o anche solo fittizia. Enti Locali, Confindustria, Ance Sicilia hanno fatto sentire le loro rimostranze anche sui quotidiani locali nei giorni precedenti. Il comune di Sortino, ha condiviso anche con Melilli, Priolo, con i comuni della zona sud e tutti i G.A.L. (Gruppo di Azione Locale) presenti nel territorio “Eloro”, “Natiblei”, “ Val D’Anapo” e G.A.C. (Gruppo di Azione Costiera) Dei Due Mari le proprie osservazioni.

Due ordini di preoccupazioni muovono gli enti territoriali.

Uno di ordine politico ovvero sono consapevoli che l’accelerazione nell’approvazione del progetto è legata alla volontà di istituire il parco prima del cambio di guardia determinato dalle elezioni regionali di novembre tant’è che il procedimento di consultazione con le provincie viene svolto da commissari delegati dalla regione e non da referenti territoriali.

L’altro di ordine tecnico e programmatico. Si propone infatti la riduzione dell’area perché tale estensione rende difficile definirne l’omogeneità, e dal punto di vista programmatico ci si pone domande a cui non si riesce a dare risposte chiare per insufficienza di documentazione. Chi governerà il parco? Sicuramente dovrà avere un Consiglio di Amministrazione, una sorta di conferenza dei servizi costante che dovrebbe essere composta da tutti i soggetti che a vario titolo dovrebbero rilasciare le singole autorizzazioni, quali: la forestale, il genio civile, la sovrintendenza, i vari comuni. Manca trasparenza e non è chiaro quali siano stati i criteri di individuazione della perimetrazione. Come verranno organizzate le attività degli agricoltori, delle imprese. A quali fondi di sviluppo si potrà accedere? A chi indirizzare le domande per le autorizzazioni? E la dotazione finanziaria per gli interventi all’interno del parco?

Di fatto i partecipanti alla riunione non hanno espresso una contrapposizione a prescindere al progetto ma si vuole che il progetto non venga calato dall’alto ma sia discusso in modo concertato a breve medio termine, valutato da tutti i portatori di interesse che possano verificare se ci sono le basi su cui potere impostare azioni vere di sviluppo.

Dai lavori, infine, il presidente ha preso spunto per le “prime” osservazioni da presentare in alla imminente scadenza del 15 settembre e poi da lì l’intenzione di convocare un Consiglio Comunale monotematico.

 

 

Pubblicità